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Grande successo in Abruzzo per “Cara Liviuccia”: l’altro volto dello statista Giulio Andreotti

Celano – Partecipazione delle grandi occasioni ieri a Celano presso la sala Conferenze del Ristorante “Guerrinuccio” per un evento che ha posto al centro del dibattito un argomento di particolare interesse:  “La famiglia come soggetto giuridico e sociale”. L’organizzazione è stata magistralmente curata dall’Avvocato Lucio Cotturone che ha dato il benvenuto ai presenti introducendo la tematica e presentando i convenuti relatori. La moderazione è stata curata dal giornalista Giorgio Fozzati che ha di fatto intervistato i figli del presidente Giulio Andreotti, Stefano e Serena. Eredi di una testimonianza di vita così forte intensa, tanto documentata dalla stampa e dalla letteratura, con “Cara Liviuccia” – hanno raccontato i figli dello statista – emergono aspetti nuovi che consentono di far vivere ancora a lungo la memoria del proprio genitore con l’organizzazione di siffatte iniziative.

Dopo i saluti dell’on. Elisabetta De Blasis è intervenuto il nuovo presidente dell’Ordine degli avvocati di Avezzano Avv. Roberto Di Pietro che ha rivolto il suo saluto, evidenziando particolare apprezzamento per l’iniziativa, mentre il giornalista Daniele Imperiale,  Consigliere dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo nel corso del suo intervento ha evidenziato l’importanza di conoscere la storia dello statista anche attraverso l’aspetto della vita privata. “Un messaggio letterario – ha affermato Imperiale – che fa riflettere sulle evoluzioni, sul senso della famiglia, sull’autorevolezza di Andreotti e sul chiaro messaggio che ancora oggi risulta essere particolarmente attuale ed istruttivo”. Presente anche il consigliere regionale Simone Angelosante che ha portato il saluto della Regione Abruzzo.

Nel corso delle apprezzate relazioni la figura di Andreotti è stata ricordata per le sue battute sarcastiche, il prof. Lucio Achille Gaspari, figlio del compianto ex Ministro Remo, ha tracciato un quadro di grande interesse, un racconto realista e gradevole del Presidente sul tema: “Andreotti e l’Abruzzo”.   L’avv. Mariassunta Treglia ha invece esposto una dettagliata ed apprezzata relazione sul tema “La famiglia come soggetto sociale”. Interessante anche l’intervento dell’Ing. Sergio Iacoboni ed a seguire, Don Giovanni Venti ha trattato il tema “La famiglia nel cuore della Chiesa”.  Poi si sono susseguiti altri interventi di autorevoli convenuti.
Emozioni particolari ed intense sono state vissute nella fase conclusiva dell’iniziativa con Serena Andreotti che ha trattato: “mio padre innamorato di mamma” e di Stefano Andreotti che ha trattato “mia madre, innamorata di papà“. Durante le loro esposizioni, molta la commozione in sala ed in un silenzio ed una attenzione surreale sono state ascoltate le testimonianze di vita vissuta di chi ha contribuito in lungo e largo a far grande la nostra nazione.

Si è così celebrato di fatto l’altro volto di Giulio Andreotti, poco o forse per nulla conosciuto dall’opinione pubblica. Il concetto di famiglia dunque risulta essere stato al centro di questa importante famiglia che è stata protagonista della storia italiana e che ancora oggi rende testimonianza di valori fondamentali come quelli riscontrabili nell’indissolubilità della famiglia.

Le lettere raccolte in “Cara Liviuccia”, vennero scritte nel periodo compreso tra il 1946 ed il 1960 ed ora i figli, avendole raccolte le hanno pubblicate.

Gli interventi sono stati intermezzati con sei suggestive ed entusiasmanti letture delle lettere di Andreotti alla moglie Livia accompagnate dalle note di violino. 

Al termine dell’evento l’Avvocato Lucio Cotturone ha ringraziato tutti per la partecipazione.

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