I sommozzatori dei Vigili del fuoco li hanno trovati il giorno dopo, senza vita, nelle acque gelide del canale Gorzone. Domenico aveva ancora stretto a sé Valerio Buoso. Lo aveva estratto dalla sua auto ma entrambi non ce l’hanno fatta. Il poliziotto del Reparto prevenzione crimine Veneto lascia la moglie Sabina e il figlio 17enne Tommaso, il papà Giovanni e la mamma Aurelia.
Alla funzione religiosa erano presenti, oltre ai familiari, centinaia tra cittadini, amici e colleghi di Domenico, nonchè il direttore Centrale anticrimine Francesco Messina e il questore di Padova Antonio Sbordone.
Prima dell’inizio della cerimonia funebre, il feretro, avvolto nel Tricolore, ha ricevuto gli onori da un picchetto in armi della Polizia di Stato. Ad officiare la funzione religiosa è stato il parroco Giampaolo Assiso insieme al cappellano della Polizia di Stato Ulisse Zaggia.
Tanta la commozione durante l’ultimo saluto a Domenico, che avrebbe compiuto 50anni a settembre. Particolarmente emozionante è stato il ricordo affidato alle parole di Tiziana Mezzacapo, dirigente dell’RPC Veneto, che ha letto una lettera da lei dedicata proprio a Domenico “Con un silenzio assordante hai scritto l’ultima pagina del libro della tua vita, trascinandoci in un viaggio senza tempo, in quell’eterno abbraccio nel quale hai stretto forte a te l’uomo che hai provato a trarre in salvo, fino all’ultimo battito del tuo cuore, un cuore grande, quanto grande è il tuo coraggio, quanto grande è il tuo valore”.
Alla fine della cerimonia funebre, Domenico è stato salutato da un lungo applauso.