ROMA – L’Associazione Nazionale Pensionati della Polizia di Stato “Roberto ANTIOCHIA” ha inviato una nota alle massime cariche dello Stato.
Illustrissimo Presidente della Repubblica, Onorevole Sergio Mattarella ed Egregio Presidente del
Consiglio, Onorevole Giorgia Meloni, con profondo rammarico ma anche con grande speranza, in
qualità di Presidente della neo costituita Associazione Nazionale Pensionati della Polizia di Stato “R.
Antiochia”, Vi scrivo questa lettera per portare alla Vostra attenzione quella che ritengo una
«discriminazione inammissibile» nei confronti degli uomini e delle donne della Polizia di Stato.
Infatti, sembrerebbe che gli agenti della Polizia di Stato varrebbero meno dei loro colleghi delle altre
forze di polizia.
“Esserci sempre”, è il motto della Polizia, un motto che coglie pienamente la vocazione della Polizia
di Stato a essere interprete, con logiche di prossimità, dei compiti affidati dalla Repubblica al Corpo,
a garanzia della tutela delle libertà dei cittadini.
Ogni anno, nella ricorrenza della Festa della Polizia, le SS.II nel rendere omaggio al sacrificio di
quanti operano quotidianamente e alla memoria di chi ha pagato con la vita la funzione di garanzia di
rispetto della legge e di sicurezza della società, esprimono alle donne e agli uomini della Polizia, e
alle rispettive famiglie, la riconoscenza e la vicinanza della Repubblica.
Oltre al personale che ha sacrificato la propria vita nel nome del giuramento prestato, ha continuato
a gravare nei confronti della Polizia di Stato, dopo il processo di smilitarizzazione, anche quello del
personale ferito in servizio – migliaia di uomini e donne – alcuni dei quali, per la gravità dei traumi
subiti, hanno riportato infermità permanente invalidanti…
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