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Pesca, Lollobrigida: necessario rilanciare settore prima di chiedere nuovi sacrifici

Roma – “L’Italia è pronta a fare ogni sforzo nel processo di decarbonizzazione del comparto della pesca e dell’acquacoltura, purché non si pretenda di diminuirne ulteriormente la potenzialità. Vogliamo invertire i fattori: bisogna capire prima come rilanciare il settore”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida intervenendo questa mattina alla riunione informale dei ministri della Pesca in corso a Vigo in Spagna.

“Oggi non è il momento di mettere alle strette le nostre marinerie e le nostre flotte pescherecce con interventi drastici. Tra le priorità va perseguita quella ambientale al pari di quella produttiva e purché vengano mantenuti inalterati i nostri asset strategici tra i quali la pesca”, ha detto il ministro in materia di investimenti per la sostenibilità del settore.

“La guerra di aggressione della Russia all’Ucraina ci ha fatto scoprire che l’Europa ha ridotto le proprie produzioni spesso per ragioni ideologiche, senza considerare che allungando le catene di approvvigionamento non è possibile garantire quella sovranità alimentare che assicura la nostra libertà”, ha aggiunto Lollobrigida.

“La pesca europee ha perso il mediamente 28% delle proprie marinerie e l’Italia il 40%. È sempre più difficile che i giovani si dedichino a questa irrinunciabile attività. Le produzioni sono diminuite e le importazioni aumentate massicciamente. È ora di riflettere e soprattutto agire anche in sede europea per rilanciare l’intero settore”, ha concluso.

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