Roma – Al via l’obbligo di pagamenti tracciati nel contesto dei compensi sportivi. Una misura che si applica sia al lavoro nello sport in generale e sia per le collaborazioni coordinate continuative, gestionali ed amministrative a vario titolo e ruolo. Non è dunque più possibile – spiega il dottore commercialista Lamberto Mattei – utilizzare pagamenti in contanti, e la misura vale anche per importi al di sotto della soglia dei mille euro. Una situazione che deve essere attentamente monitorata per non incappare in spiacevoli sanzioni i cui importi sono anche rilevanti (da 1.000 a 5.000,00 euro).
Ai sensi del comma 910 e 912 della legge n. 205/2017, l’obbligo si applica ai rapporti di lavoro subordinato di cui all’articolo 2094 c.c., indipendentemente dalla durata e dalla modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa e infine ai contratti di lavoro stipulati in qualsiasi forma dalle cooperative con i propri soci
Per evitare problemi è necessario pertanto il rispetto della cosiddetta “tracciabilità piena” di tutte le retribuzioni di lavoro dipendente (ivi comprese le cd. amministrativo-gestionali) e delle co.co.co. (fino a 18/24 ore settimanali), salvo che nel decreto “correttivo-bis” in arrivo non vengano previsti eventuali esoneri di applicazione della normativa ordinaria.
La tracciabilità può essere garantita con il bonifico, pagamenti elettronici, o pagamenti in contanti presso sportelli ove dove il datore di lavoro abbia un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento; emissione di assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato.
“Oltre agli adempimenti, – spiega ancora Mattei – importanti sono anche le diciture che devono essere riportate nei bonifici indirizzati ai lavoratori”.
Per qualsiasi informazione lo Studio Sarcc di Roma è a disposizione.