È un’Italia sempre più connessa alla rete internet che viene utilizzata con ormai frequenza costante da oltre l’80% della popolazione (dati Istat rapporto SDGs 2022, report annuale sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU), dato importante a livello nostrano ma comunque inferiore rispetto alla media UE, che è dell’87%.
Numeri in chiaroscuro quindi, che evidenziano al contempo passi avanti e criticità mettendo in risalto quanto ancora si debba fare per adeguarsi alla media continentale. Questi numeri, è bene specificare, sono riferiti ad utenti della rete in una fascia di età compresa tra i 16 e i 74 anni che hanno fatto uso di internet almeno una volta a settimana negli ultimi 3 mesi.
Cosa fanno gli italiani in rete
Il dato come detto è importante ma non ancora ai livelli europei, che sono più elevati di circa 7 punti percentuali. In questa cornice diventa estremamente interessante comprendere anche cosa fanno gli italiani in rete, ovvero quali sono i settori per i quali si rivolgono maggiormente al web.
Al primo posto ci sono i social sui quali si trascorre buona parte delle proprie giornate; in questa voce rientrano anche quei social che sono utilizzati per comunicare e messaggiare. Seguono quindi le operazioni di home banking, quindi il canale multimediale della banca, con gli italiani che sempre più gestiscono i propri conti tramite pc o smartphone.
Gli acquisti online poi rappresentano, come ovvia che sia, una buona fetta di questa torta in quanto lo shopping transita sempre di più dalla rete internet; interessanti anche i numeri relativi all’uso della rete per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione che, con ogni evidenza, sono andati migliorando nel corso degli ultimi anni, seppur con incrementi minori sempre prendendo a paragone il resto della UE.
Settori maggiormente in crescita
In questo quadro quali sono i settori che si segnalano per la maggiore crescita negli ultimi periodi? Detto dell’home banking è il mondo della finanza che parla un linguaggio sempre più virtuale: si pensi agli investimenti che transitano sempre più dalla rete, come nel caso del trading online, delle criptovalute e anche delle azioni. È possibile oggi investire in Borsa online tramite portali specializzati, come nel caso di Borsamercato.
Altri settori con tassi di crescita importanti sono il comparto dei servizi ICT, vale a dire tecnologie dell’informazione e della comunicazione, seguiti da tutto ciò che concerne il mondo dei contenuti e della pubblicità digitale. Il comparto dei gioielli, anche qui sempre più delocalizzato in rete così come quello automotive, con riferimento sia alle auto che alle moto.
Attenzione infine anche al comparto cosiddetti Food & Grocery, con riferimento a tutto il mondo alimentare, all’interno del quale si sono registrate crescite importanti iniziate durante la pandemia e proseguire anche dopo, senza sgonfiarsi. Acquistare prodotti alimentari in rete, ormai, non è più un qualcosa di così particolare come poteva esserlo un tempo.