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INGV, ASI e ICTP guidano la formazione di nuovi ricercatori in Africa

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’International Centre for Theoretical Physics (ICTP) sono orgogliosi di annunciare l’organizzazione del primo Eastern Africa Capacity Building Workshop on Space Weather and Low-latitude Ionosphere. L’evento internazionale ha luogo a Malindi, in Kenya, presso il Luigi Broglio – Malindi Space Center (BSC), dal 3 al 12 ottobre 2023.

L’iniziativa vede la partecipazione di circa 30 studenti e giovani ricercatori provenienti dall’Africa e rappresenta un’opportunità per arricchire le proprie conoscenze attraverso le lezioni tenute da docenti di fama internazionale, svolgendo attività sperimentali con l’avanzata strumentazione per misure ionosferiche messa a disposizione dall’INGV presso il BSC.

Lo studio della ionosfera terrestre svolge un ruolo fondamentale nella nostra comprensione del pianeta e nello sviluppo di strumenti predittivi e di mitigazione per affrontare gli effetti dannosi delle condizioni avverse di meteorologia spaziale (Space Weather) sui sistemi tecnologici e sulla salute umana. Tuttavia, per conseguire tali obiettivi, è essenziale avere una copertura globale di misure ottenute sia da strumenti a terra che da satelliti. Purtroppo, molte regioni del mondo, compresa l’Africa, ancora soffrono di una carenza di tali misure.

Per affrontare questa sfida, circa quattro anni fa, l’INGV e l’ASI hanno unito le forze nel progetto NORISK (New Observatory for Real-time Ionospheric Sounding over Kenya), nell’ambito dell’accordo quadro esistente dal 2017 tra le due istituzioni. Il progetto, coordinato dal ricercatore dell’INGV Claudio Cesaroni, ha permesso la creazione di un osservatorio ionosferico multi-strumentale permanente presso il BSC. 

Come sottolineato da Giancarlo Santilli, responsabile ASI di NORISK, l’osservatorio è già operativo e ospita una ionosonda e un ricevitore GNSS per il monitoraggio ionosferico, mettendo a disposizione dati in tempo reale liberamente accessibili a tutta la comunità scientifica. 

Bruno Nava, ricercatore dell’ICTP, ha evidenziato che una parte essenziale del progetto è l’organizzazione di attività di formazione per studenti e giovani ricercatori africani. Questo permetterà loro di contribuire attivamente alla ricerca scientifica sui temi legati allo Spazio e nelle scienze connesse nei loro paesi d’origine.

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