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Claudia Koll, una vita nella misericordia

Claudia Maria Rosaria Colacione , in arte Claudia Koll,, nasce attrice in un mondo fatto dal facile costume. Nel 1992 ottiene un ruolo da protagonista nel film “Così fan tutte” di Tinto Barss. Scopre la sua predisposizione nei film sensuali. Ottiene riconoscimenti ovunque lei vada, anche all’estero. Nel 1995 Pippo Baudo la vuole insieme ad Anna Falchi nella conduzione del Festival di Sanremo. È l’attrice italiana più ambita nel cinema. La sua carriera cinematografica sembra non trovare ostacoli, anche se abbandona l’idea di diventare madre. Negli anni due mila, a seguito di una situazione personale, ritrova la fede cattolica. Oggi aiuta le persone con particolare sofferenze psicologiche e fisiche. L’attrice afferma di essere stata attaccata dal diavolo in un periodo in cui si interessava delle dottrine NEW AGE. Grazie a un crocifisso e recitando il Padre Nostro, ha sconfitto il male. Ha in affido due figli maschi, fuggiti dall’Africa. Si ritrova madre a sua insaputa. Del teatro e del cinema non ne vuole più sapere, la sua vita è per la misericordia. Non vuole tornare indietro quando recitava nei film trasgressivi. Un tempo era un diva erotica, oggi è missionaria per volontà divina. Rifiuta la definizione di suora laica, semmai missionaria. Tutti si augurano in suo ritorno nel mondo che la vide diva del cinema italiano. I versetti della bibbia sono la sua passione. “La spiritualità è cura: la forza dell’amore nel dolore”. 

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