“Il segreto di Julia” di Massimo L’abate: una storia sull’amore e sugli imperscrutabili disegni del destino
"Ho scritto di amore come lo provo e come lo sento, cercando di trasferire questa magia e questa emozione al lettore, senza filtri, senza ipocrisie".
Alessandro è un uomo maturo, ha cinquantaquattro anni ma sembra poco più di un ragazzo e prova un amore sconfinato per la sua piccola Lavinia, avuta da una relazione ormai terminata. È un pubblicitario, un art director, ha una grande passione per le auto d’epoca e, come molti, nutre dei forti pregiudizi nei confronti dei rumeni. Finché un giorno conosce Julia, una giovane ragazza transilvana che sta vivendo una relazione sentimentale complicata ed è in rapporti non idilliaci con la propria famiglia di origine. Nonostante la grande differenza di età, tra i due scoppia in breve tempo una complicità che li porta a non poter più fare a meno l’uno dell’altra, ma nubi nere si addensano all’orizzonte.
MASSIMO L’ABATE è Nato a Roma, da genitori romani, secondo di tre figli maschi. Da bambino inizia prima a disegnare che a parlare. Questo dono naturale condiziona tutta la sua vita. Giovanissimo, gavetta in uno studio grafico, poi Art Director in varie agenzie di pubblicità internazionali. A 27 anni fonda una sua agenzia di pubblicità. Contemporaneamente all’attività di Art Director, nel 1990, dà sfogo ad un’altra sua grande passione: le automobili, in particolare quelle inglesi d’epoca. Fonda una società che si occupa di consulenza e restauri. Si dedica alla pittura, saltuariamente, per hobby. Qualche esperienza di gioventù nelle competizioni, sia in auto che in moto. In pratica, tutta una vita al massimo, su due e quattro ruote.
Mai sposato per scelta, sempre fidanzato, casualmente, con donne molto più giovani di lui. A 58 anni l’arrivo di una figlia che stravolge totalmente la sua esistenza. L’esperienza più straordinaria e bella della sua vita, sicuramente la più impegnativa e complessa. La vena artistica e creativa che l’ha sempre accompagnato, qualche anno fa, cerca sfogo anche nella scrittura, senza avere la pretesa di essere “letteratura”, ma semplicemente cercando di raccontare pezzi di vita vissuta, tra realtà e fantasia. Ha recentemente pubblicato un libro: Il segreto di Julia (Gruppo Albatros Il Filo, 2022). Di prossima pubblicazione: Le dieci domande – Baikal. Ha appena iniziato a scrivere un quarto romanzo.
Ciao Massimo parlaci di te, che tipo di scrittore sei?
“La vena artistica ha attraversato e caratterizzato tutta la mia vita. Da bambino, mi scaturivano dalle dita disegni e colori come per magia, così come al piccolo Beethoven le note dal suo pianoforte (mi si perdoni l’azzardato paragone). Una maestra di disegno, della scuola elementare che frequentavo, colpita e ispirata dal mio naturale talento, instituì un corso di disegno settimanale per i bambini più bravi in tale materia artistica. Naturale sbocco fu il liceo artistico che non completai per entrare giovanissimo in una agenzia di pubblicità. Da lì, una lunga carriera come art director in importanti agenzie internazionali.
Mi dedicavo alla pittura solo saltuariamente, per dare sfogo a stati d’animo ed emozioni. Per molti anni la scrittura è stata limitata ai messaggi pubblicitari che realizzavo, ma la spinta di scrivere si è fatta sempre più pressante ed esigente, dandomi la possibilità di esprimere e di sfogare il grande bagaglio di ricordi, esperienze, desideri, opinioni, sogni, che si affollavano sempre di più nella mia mente. Ho avuto una vita fortunata (non è il termine esatto perché non credo nella fortuna, ma nel destino), ricca di emozioni, di avventure, di amori. Single per scelta, 20 anni fa ho avuto questa figlia che ha stravolto completamente la mia vita.
Non so che tipo di scrittore sia, pur avendo letto abbastanza libri, non ho una grande cultura letteraria o almeno non sufficiente per ispirarmi a quello o a quell’altro autore. Quindi, credo di avere un tipo di scrittura originale, non ispirata da nessuno, un po’ naif, dove cerco di trasmettere stati d’animo ed emozioni. Quando il lettore mi dice: “Leggendo mi sembrava di essere all’interno della storia, in quel luogo, provando quelle emozioni…”. Beh, per me è il più bel complimento, è il raggiungimento del mio intento.”
Come si è sviluppata l’idea di questo romanzo e quali temi custodisce?
“Come, credo, tutti i primi libri che si scrivono, è abbastanza autobiografico o almeno, come amo sottolineare è un cocktail del 50% di verità, 25% di verità alterata, 20% di fantasia, 5% di amore. Il tema del romanzo è l’amore per una donna e l’amore in generale. Una contemporanea storia di vita quotidiana, gli imperscrutabili disegni del destino, il tutto senza mai perdere di vista dissacrazione e ironia.”
Chi è Alessandro e cosa rappresenta per lui l’incontro con Julia? Quale evoluzione affronta nel corso della storia?
“Alessandro è un uomo maturo, un professionista affermato, papà premuroso e follemente innamorato di una piccola bambina. Le donne e le auto, sono la sua grande passione. Per questa sua passione, casualmente si imbatte in questa giovane donna transilvana, Julia. Nonostante la differenza di età, tra i due, nasce subito una forte intesa e una irrefrenabile attrazione sessuale. Per lui, dopo una precedente, disastrosa relazione sentimentale, con la madre di sua figlia, questa donna è un raggio di sole. Così diversa, femminile, solida, solare, attraente, disponibile, generosa, genuina, semplice, intelligente. Con lei, Alessandro, per la prima volta nella sua vita è un uomo fedele, forse non tanto per convinzione, ma per necessità. Non potrebbe fare l’amore con un’altra, perché lei è così appagante da cancellare il desiderio per qualsiasi altra donna.
Nel corso della storia, Alessandro, affronta mille gioie e mille problemi, le bugie in buona fede di lei (i suoi segreti), il trauma dell’abbandono e l’arrivo di un figlio non suo. Il ritrovato amore, i progetti per una vita insieme, la tragedia finale. Alessandro è un uomo molto provato, ma anche molto amato; da sua figlia, dai suoi amici, da Benedetta. Tutto questo amore gli dà la forza di ritrovarsi e ritrovandosi di poter custodire in un cuore sereno la sua Julia.”
L’amore in tutte le sue forme è protagonista assoluto del libro. In che modo ne hai scritto e cosa può aspettarsi il lettore?
“L’amore è una parola o un concetto molto inflazionato, ma in fondo tutto è amore, anche quello che proviamo per noi stessi. Se così non fosse non potremmo amare gli altri.
Ho scritto di amore come lo provo e come lo sento, cercando di trasferire questa magia e questa emozione al lettore, senza filtri, senza ipocrisie. Solo così, leggendo, potrà riflettere, compiacersi, indignarsi, commuoversi, sorridere. Così, come è successo a me mentre lo scrivevo.”
La copertina è molto bella, ti va di dirci qualcosa sulla sua realizzazione?
“La copertina nasce da un mio quadro di quando ero venticinquenne. Mi sembrava adatto per la copertina del libro e l’editore ne è stato entusiasta. Quando realizzai il quadro l’intenzione era quella di dare un significato attraverso i colori del volto umano, non solo dal punto di vista esteriore, ma anche da quello interiore. Per esempio, metà del volto è bianco perché voleva rappresentare la purezza, l’innocenza. Mentre l’occhio rosso e verde, che sono colori complementari, da un effetto visivo di movimento ottico. Poi c’è la parte della mente con sfumature di blu, fino ad arrivare ad un verde mela, per rappresentare il pensiero, l’intelligenza, il raziocinio. Due bande rosse con al centro una nera per la vista, la luce e la notte. Sul resto del volto colori sempre meno incisivi e brillanti, fino ad arrivare alla bocca rossa, simbolo di amore. Il tutto forma una sorta di arcobaleno rassicurante, ma inquietante nello stesso tempo, enigmatico.”
Cosa hai voluto trasmettere con il tema del “segreto”? E in che modo reagiscono i tuoi personaggi agli eventi inattesi della vita?
“I segreti, sono le verità non dette, spesso in buona fede, ma sono quelle che feriscono di più. Questi segreti, in fondo, sono la causa di tutti gli eventi tragici del romanzo. Alessandro reagisce molto male, pur comprendendola, perché si sente tradito. Ma l’amore per lei e per le sue fragilità ha il sopravvento.”
A chi consigli Il segreto di Julia e perché?
“Lo consiglierei a chi vuole immergersi in una storia d’amore, non rosa e non melensa, in una storia moderna fatta di luci e di ombre, di amore e di amicizia, non “politically correct”. Lo consiglierei a chi ama mischiarsi tra la folla dei personaggi e vivere quella storia con loro, perché no, commuovendosi e sorridendo.”
Stai scrivendo altri libri?
“Ho scritto 2 libri che dovrò pubblicare: Le 10 domande, una appassionante, intrigante, a volte scabrosa, storia d’amore. Ricca di colpi di scena e di situazioni imprevedibili. Un romanzo molto originale e coinvolgente.
Baikal, è la storia di un cinquantenne alla ricerca di sé stesso, che intraprende un viaggio “on the road”, senza un tempo e una meta precisi. Anche qui una incessante sequela di situazioni, avvenimenti, anche tragici, colpi di scena. L’amore. Ritrova sé stesso a 7000 km da casa sua, in Siberia. (Baikal è il famoso lago più grande del mondo che si trova in Siberia).”