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Rapporti fisco imprese e concordato, intervista al dott. Lamberto Mattei

ROMA 13 NOV 2024  –   Dunque il concordato biennale preventivo avrà una seconda fase. La proroga per aderire è fino al 12 dicembre 2024 dopo la chiusa la prima fase il 31 ottobre, per le partite Iva  si apre una seconda finestra con altre scadenze e nuovi incassi. Un ruolo importante per nuovi fondi che servivano al governo per far quadrare i conti.

Ma non sarà una vera e propria  proroga, ma bensì una riapertura dei termini. La differenza è dirimente e solo apparentemente tecnica e legata alla possibilità o meno di disporre, subito, di fondi per la terza Manovra economico finanziaria.  E con una destinazione prioritaria, com’è la promessa riduzione delle aliquote Irpef. Al contrario la proroga, sebbene potenzialmente più generosa di risorse, avrebbe fatto slittare il conteggio e soprattutto l’uso di quanto incassato dall’Agenzia delle Entrate finora.

Impegnato a tutto campo sul fronte tutela legale-tributaria a Roma  è il dottore commercialista Lamberto Mattei che è stato intervistato da Uffici Stampa Nazionali e che riportiamo:

Intervistatore: Buongiorno Dott. Mattei, la ringraziamo per essere qui. Parliamo della recente riapertura dei termini per il concordato preventivo biennale, che offre alle imprese una proroga fino al 12 dicembre per sanare le posizioni debitorie con il fisco. Qual è il suo punto di vista su questa misura?

Dott. Lamberto Mattei: Buongiorno e grazie per l’invito. La riapertura dei termini del concordato preventivo biennale è senz’altro un’opportunità rilevante per le imprese, in particolare per quelle che stanno vivendo difficoltà finanziarie e necessitano di un respiro per rimettersi in linea con gli obblighi fiscali. Poter beneficiare di un’estensione per sanare le posizioni tributarie, in modo più sostenibile e pianificato, può rappresentare una svolta, evitando alle aziende ulteriori penalità e possibili complicazioni.


Intervistatore: In che modo, concretamente, questa estensione dei termini aiuta le imprese in difficoltà?

Dott. Lamberto Mattei: La misura offre alle aziende uno strumento concreto per rimettersi in regola con il fisco, dilazionando i pagamenti e prevenendo sanzioni più pesanti. Il concordato preventivo biennale, infatti, permette a molte imprese di evitare situazioni di crisi irreversibile e di trovare una via d’uscita più sostenibile. Naturalmente, ogni situazione aziendale è unica e merita un approccio personalizzato. È per questo che un monitoraggio attento e costante della situazione fiscale è essenziale, affinché ogni impresa possa individuare la strada più adatta alle proprie necessità.


Intervistatore: Cosa intende per “monitoraggio attento e costante”?

Dott. Lamberto Mattei: Intendo un controllo regolare della situazione fiscale e finanziaria dell’impresa. Questo significa conoscere in modo approfondito il proprio bilancio e le scadenze, così da poter reagire con tempestività e scegliere la soluzione migliore per rispettare gli impegni fiscali. Il monitoraggio costante consente di avere una visione chiara e strategica delle proprie finanze, e di affrontare eventuali difficoltà con un piano d’azione mirato. Solo così le aziende possono sfruttare appieno le possibilità offerte dal concordato preventivo e altri strumenti di risanamento.


Intervistatore: Sta suggerendo che, oltre al monitoraggio, sia fondamentale anche una preparazione specifica in ambito fiscale?

Dott. Lamberto Mattei: Assolutamente sì. La normativa fiscale è complessa e in continuo mutamento, e per questo serve una formazione specializzata e il supporto di professionisti esperti. È necessario avere una guida che sappia orientarsi tra le normative e identificare le migliori soluzioni per ogni caso. Per questo motivo, consiglio sempre alle imprese di affidarsi a consulenti fiscali qualificati che possano garantire un’assistenza strategica ed efficace. Questo approccio riduce il rischio di errori e permette di cogliere ogni opportunità per sanare la propria posizione fiscale.


Intervistatore: Secondo lei, come sta cambiando il rapporto tra il fisco e le imprese?

Dott. Lamberto Mattei: Stiamo assistendo a un cambiamento significativo. Negli ultimi anni, c’è stata una maggiore apertura da parte delle istituzioni nei confronti delle esigenze concrete delle aziende. Grazie all’azione costante di noi professionisti, siamo riusciti a portare all’attenzione del governo le reali difficoltà delle imprese, insieme alle potenzialità che un dialogo più aperto può rappresentare per il recupero del gettito fiscale. Questo nuovo approccio consente di lavorare in un clima di collaborazione e di trovare soluzioni più efficaci e pragmatiche.


Intervistatore: Quindi intravede una collaborazione più costruttiva all’orizzonte?

Dott. Lamberto Mattei: Sì, direi di sì. È un processo graduale, ma c’è una maggiore consapevolezza dell’importanza di sostenere le aziende piuttosto che penalizzarle. Questo perché aiutare le imprese a riprendersi contribuisce a generare un beneficio non solo per il singolo imprenditore, ma anche per l’intero sistema economico. Le imprese italiane sono la spina dorsale della nostra economia e, grazie a un approccio più collaborativo, possono contribuire al benessere collettivo in modo significativo.


Intervistatore: Grazie per il suo tempo e le sue preziose osservazioni, Dott. Mattei.

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