ROMA – Il concerto di Capodanno continua a tenere banco tra le mura del Campidoglio e non solo. Dopo le polemiche scatenate per la presenza di Tony Effe all’evento (insieme a Mahmood e Mara Sattei), il Comune di Roma sembra averci ripensato e chiederà al rapper di “fare un passo indietro”.
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“Apprendiamo con favore la notizia della retrormacia di Roma Capitale sulla presenza di Tony Effe al concerto di Capodanno. Evidentemente siamo stati buon profeti quando avevamo definito scellerata la scelta del sindaco Gualtieri e dell’assessore Onorato”, ha dichiarato il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Federico Rocca. “Ora però bisogna evitare che dopo il danno ci sia anche la beffa. L’amministrazione comunale eviti di pagare eventuali penali che sarebbero a carico dei romani, poiché non devono essere i cittadini a pagare il prezzo dell’incapacità di questa amministrazione, semmai se ne facciano carico Gualtieri e Onorato. Della serie: chi sbaglia, paga”.
Oltre che per i suoi testi, negli ultimi mesi Tony Effe ha fatto molto parlare di sé anche per il dissing con il collega Fedez. I due, saranno entrambi al festival di Sanremo, ma anche qui c’è chi, come il Codacons, vorrebbe l’eliminazione del rapper romano.
“Se sarà bloccata l’esibizione di Tony Effe al concertone di Capodanno a Roma, la stessa misura deve valere anche per il prossimo festival di Sanremo dove il rapper, nonostante i suoi testi violenti e sessisti, è stato accolto a braccia aperte dalla Rai e da Carlo Conti”. Così il Codacons, commentando le ultime indiscrezioni secondo cui il Campidoglio starebbe per invitare l’artista a fare un passo indietro e rinunciare ad esibirsi nella Capitale. “Non si capisce perché se i testi di Tony Effe sono troppo violenti e offensivi verso le donne per il concerto di Capodanno, gli stessi testi possono andare bene per un evento nazional popolare come il festival di Sanremo- afferma il presidente Carlo Rienzi- Una ipocrisia inaccettabile e ci chiediamo dove fossero le donne dei vari partiti politici quando il Codacons ha chiesto alla Rai e Carlo Conti di non consentire la partecipazione a Sanremo di rapper e trapper autori di testi violenti e sessisti”. Rispetto al concerto di Capodanno, è “estremamente più inopportuna la partecipazione di Tony Effe al festival di Sanremo, evento che ha un seguito immensamente maggiore, e siamo scandalizzati dal fatto che oltre al Codacons nessuno abbia protestato per la assurda decisione di Carlo Conti e della Rai di invitare al festival rapper, non solo Tony Effe, responsabili di testi gravemente lesivi delle donne e potenzialmente pericolosi per il pubblico più giovane”, conclude Rienzi.
Fonte: Agenzia Dire
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