ROMA – L’AIFA, che rappresenta un pilastro fondamentale della sanità pubblica italiana, ha compiuto recentemente un passo importante e coraggioso, con una riforma strutturale attesa da vent’anni, pensata per rendere più efficiente il suo operato e per rispondere alle sfide sempre più complesse della medicina e della farmaceutica.
La nuova organizzazione interna dell’Agenzia ha semplificato significativamente la struttura, eliminando le due commissioni separate che in passato si occupavano, da un lato, dei prezzi e dei rimborsi, e dall’altro dell’immissione in commercio dei nuovi farmaci. Al loro posto, oggi troviamo un’unica Commissione scientifica ed economica, concepita per accorciare i tempi di approvazione dei dossier e accelerare l’accesso all’innovazione farmaceutica per i pazienti.
I primi risultati della riforma sono già tangibili. Come ci ha comunicato l’AIFA stessa, sono state smaltite 158 procedure pendenti ereditate dalla gestione precedente e altre 133 relative all’ammissione alla rimborsabilità dei farmaci. Non solo: i tempi per la presentazione e l’approvazione dei dossier sono stati ridotti del 40%. Contestualmente, è stato incrementato dell’85% il numero delle procedure di rinegoziazione dei prezzi per i farmaci già rimborsati, un passo cruciale per garantire la sostenibilità economica del sistema sanitario nazionale.
La nuova struttura prevede inoltre l’introduzione della figura di un presidente, che ha la rappresentanza legale dell’Agenzia e presiede un rinnovato Consiglio di amministrazione. A questo si affiancano due direttori responsabili rispettivamente delle aree tecnico-scientifica e amministrativa, una suddivisione che rende più agile la gestione dell’AIFA e la rende più pronta a rispondere alle sfide del contesto attuale.
Un ulteriore contributo all’efficientamento dell’Agenzia arriverà con la riorganizzazione interna, recentemente approvata dal Consiglio di amministrazione dell’AIFA stessa. Questa riorganizzazione ha l’obiettivo di definire in modo più chiaro i ruoli sia dei vertici che di tutte le varie componenti dell’Agenzia, consentendo un lavoro ancora più coordinato ed efficace. Anche questo intervento è finalizzato a garantire un più rapido accesso alle terapie per i pazienti, mantenendo sempre alta l’attenzione alla sostenibilità economica del sistema.
Quella dell’innovazione farmaceutica è forse una delle più grandi sfide che attende la nostra sanità. La ricerca corre veloce, ma i costi rischiano di diventare insostenibili se non saremo capaci di premiare l’innovazione che offre un reale valore aggiunto dal punto di vista terapeutico. Diventa quindi cruciale commisurare i costi al valore effettivo dei nuovi farmaci, evitando che le risorse vengano disperse.
L’Agenzia Italiana del Farmaco deve affrontare diverse altre sfide chiave per garantire un accesso equo e sostenibile ai farmaci per i cittadini italiani. Una di queste è quella dell’accesso equo alle terapie su tutto il territorio nazionale. Le differenze regionali nell’accesso ai farmaci possono essere amplificate, quindi è necessario promuovere politiche che favoriscano l’equità nell’accesso ai farmaci essenziali e innovativi.
Con il crescente costo dei farmaci, l’AIFA sarà poi sempre più tenuta ad adottare misure per contenere la spesa farmaceutica pubblica senza compromettere la qualità delle cure. Questo implica l’uso di farmaci generici e biosimilari, la negoziazione dei prezzi e la rinegoziazione dei contratti per garantire una sostenibilità economica.
Anche i processi decisionali per la rimborsabilità dei farmaci dovranno essere tempestivi e adeguati ai cambiamenti del panorama sanitario. L’AIFA deve aggiornare e ottimizzare questi processi per adattarsi alle nuove esigenze e per rispondere alle innovazioni terapeutiche emergenti.
La gestione dei numerosi portatori di interesse (produttori di farmaci, pazienti, medici, società scientifiche, ecc.) richiede un dialogo continuo e un allineamento degli obiettivi. Questo comporta promuovere la collaborazione con tutte le parti coinvolte per garantire decisioni informate e inclusiva.
Infine la sfida della trasparenza e della comunicazione: assicurare la trasparenza nei processi decisionali e comunicare chiaramente le motivazioni sottese alle scelte dell’Agenzia è fondamentale per mantenere la fiducia pubblica. La comunicazione efficace può aiutare a spiegare i criteri utilizzati per l’approvazione dei farmaci e la gestione delle risorse.
Affrontare queste sfide richiede una gestione competente e flessibile, un dialogo costruttivo tra tutte le parti coinvolte e un impegno continuo per migliorare l’efficacia del sistema farmaceutico italiano.
Sono impegni cruciali che richiedono la massima coesione e responsabilità da parte di tutti coloro che lavorano in questa Agenzia, che rappresenta forse la più importante tra le agenzie pubbliche del nostro Paese. Le decisioni dell’AIFA influenzano infatti un mercato che vale circa 50 miliardi di euro, se includiamo anche le esportazioni, e che ha un impatto diretto e significativo sulla vita dei cittadini.
Detto delle sfide che vi e ci attendono, i primi, brillanti risultati conseguiti ci consentono tuttavia di affermare che la riforma dell’AIFA e i cambiamenti strutturali appena avviati sono un esempio concreto di come sia possibile innovare le istituzioni per migliorare i servizi offerti ai cittadini, contenendo al tempo stesso la spesa pubblica. Ringrazio tutti voi per l’impegno profuso in questa fase di cambiamento e sono certo che il lavoro che stiamo facendo insieme porterà benefici concreti per tutti gli italiani.