Secondo quanto è stato reso noto dai portavoce dell’ufficio della Procura generale della Libia la rete includeva membri dei servizi di sicurezza, responsabili dei campi di detenzione per migranti d anche funzionari delle ambasciate africane in Libia.
Negli ultimi anni, soprattutto dopo la caduta di Gheddafi, la Libia è diventato uno dei punti chiave per centinaia di migliaia di migranti che cercano di raggiungere l’Europa via mare.
Le indagini sono state condotte in collaborazione con la magistratura italiana dopo la creazione di un’unità congiunta che riunisce servizi di intelligence e guardia costiera istituita l’anno scorso dai due paesi.