Il portavoce Rocco Tiso analizza il momento politico italiano. Auguri ai nuovi presidenti di Camere e Senato, formazione del governo e l’agenda istituzionale per rilanciare il Paese: questi i temi della sua analisi politica
Preso atto dell’asse tra M5S e Lega, per il portavoce Tiso resta l’urgenza ragionata di dare un Governo all’Italia. Ora tocca al Presidente Mattarella, tessere la tela per formare un nuovo Esecutivo, che sia solido e regga l’urto di coloro che non ci stanno: “Per gli aspiranti – dice -, sarà una Pasqua senz’abbacchio! Il Presidente Mattarella, rinviando le consultazioni ha voluto far capire a noi mortali che “mala tempora currunt”, in nome della Repubblica ci sono i debiti da onorare si comincia con Pasqua senz’abbacchio!”. Passata la festa, dunque, occorre chiarezza su un Governo, basato su basi solide e concrete: “Primo, una maggioranza ampia, per un governo di prospettive – affermano da Iniziativa Comune -. Poi, programmi in linea con le esigenze dei cittadini, ma senza sforare il debito pubblico, rispettando gli impegni presi con la Ue”. E ancora, severità per la scelta del presidente incaricato. Passato il nervosismo, restano le promesse! Il prossimo governo sarà la tavolozza dei suoi colori, parte con 30 miliardi, già impegnati”, ricorda Tiso. 12,4 per lo stop agli aumenti Iva dal prossimo Primo gennaio; 12,1 per rispettare degli obiettivi di riduzione del deficit, scritti nei documenti di finanza pubblica, e “vigilati” dall’Europa; 2,4 per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, e di molti enti locali; 3,2 spese “indifferibili”, per le missioni internazionali, azioni di copertura e guerre, armamenti, aerei da bombardamenti e poi la difesa comune europea. “Quindi con la consegna della campanella, Gentiloni cede al neo Premier anche l’agenda “obbligata” per 30 miliardi – sottolinea il portavoce di Iniziativa Comune, che infine conclude -. Poi ci sarebbero da mantenere anche gli impegni elettorali. Prioritariamente c’è il reddito di cittadinanza, l’aumento delle pensioni, investimenti, lavoro dignitoso per tutti e poi! L’ultima bazzecola sono gli 80 miliardi di interessi per i debiti che hanno fatto gli altri a nome nostro, senza dimenticare le “cambiali” in scadenza con la Ue. Su tutto ci sono gli elettori della speranza”.