Che le prove generali di governo M5s con il PD fossero iniziate è ormai una certezza. Mattarella, infatti, nel conferire il mandato esplorativo al presidente della Camera Fico, ha delineato alcuni paletti, ossia verificare unicamente la sussistenza di un governo con il Partito Democratico. E anche se i Renziani restano arroccati, ci sono coloro che si fanno tentare dal proseguire comunque la strada del potere, che in questo caso verrebbe conquistata dalla forza più bastonata d’Italia. E se è giusto riconoscere la affermazione e la primopartitura al cinquestelle, parimenti è da ritenere assolutamente inappropriato il ruolo che il Pd da relegato elettorale tornerebbe comunque un protagonista, anche se ruota di scorta. Ma i politici più avveduti, preferiscono portare la borsa a Di Maio anzichè restare nell’oblio in cui gli elettori li avrebbero mandati. E’ chiaro che una ipotesi del genere è piuttosto forte e sarebbe causa di una serie di reazioni importanti da parte del centrodestra che da vincitore delle elezioni verrebbe così a sua volta relegato a fare l’opposizione. E’ un disegno su cui probabilmente si lavora da tempo, un repetita iuvant alla Alfano maniera, che lasciò Berlusconi per restare nel governo insieme a qualcuno dei suoi. Poi però, i nodi verranno inesorabilmente al pettine, e i grillini con questa operazione potrebbero perdere i loro consensi per una manovra azzardata che potrebbe essere l’inizio di una lenta agonia, invece che della nascita di un nuova classe dirigente, che avrebbe predicato bene ma razzolato male. Ai posteri le ardue sentenze.