Il ciclo produttivo è completamente automatizzato, ma le maestranze, seguono visivamente a colpo d’occhio la fase “di scarto”, ossia quella prima parte di produzione di “assestamento” del giornale che viene costantemente osservata, solo il prodotto “graficamente eccellente” viene poi lanciato andare su una filiera di nastri trasportatori che seguono diverse fasi prima di approdare all’esterno dello Stabilimento per le fasi di carico. Ma nel nostro viaggio osserviamo cosa accade nei dettagli: dalla redazione di Milano, già verso le 22.30 iniziano ad arrivare i format PDF con accorgimenti tecnologici avanzati, che costituiscono la base di tutto il giornale pronto per essere stampato e diffuso. Da ogni singola pagina, vengono prodotte ben 4 lastre relativamente alla quadricromia c
he poi comporrà la stampa. Il personale si occupa dunque della produzione delle lastre che avviene in un ambiente specificamente dedicato, le stess vengono poi inserite nei sofisticati macchinari di stampa (rotative) in una linea produttiva a “torre”. Una volta caricate tutte le lastre si procede ad avviare le rotative, che sin da subito e con una velocità eccellente iniziano a produrre le prime copie di controllo destinate poi allo scarto. Tutta la carta inutilizzata così come avviene per le lastre, viene riciclata per
seguire appieno una linea di rispetto ambientale. E non appena i controlli preliminari consentono di dare l’ok si procede all’avvio vero e proprio della filiera. Le copie dei giornali, ancora ben calde, si raffreddano seguendo un lungo e velocissimo percorso nei nastri trasportatori che dal piano superiore li portano nei reparti di smistamento. Diverse le sezioni in cui approda il quotidiano, quelle relative agli abbonati seguono una filiera di piegatura e di impacchettamento con etichetta di spedizione automatizzata, le altre destinate alla vendita in edicola seguono un altra linea con confezionamento idoneo per questo tipo di mercato. Già schierati dalle ore 23.00 gli automezzi di trasporto con eccellente professionalità e precisione procedono alle fasi di carico per poi immettersi sulla A24 dal vicinissimo casello autostradale Carsoli- Oricola per le loro rispettive destinazioni. E dunque uno stabilimento produttivo che costituisce un fiore all’occhiello per l’industria abruzzese.
Daniele Imperiale – Direttore di AndradeLab