“Dinanzi alla piaga degli abusi sessuali perpetrati da uomini di Chiesa a danno dei minori – ha esordito Francesco, dopo la preghiera iniziale – ho pensato d’interpellare voi, patriarchi, cardinali, arcivescovi, vescovi, superiori religiosi e responsabili, affinché tutti insieme ci mettiamo in ascolto dello Spirito Santo e con docilità alla Sua guida ascoltiamo il grido dei piccoli che chiedono giustizia”. “Grava sul nostro incontro il peso della responsabilità pastorale ed ecclesiale che ci obbliga a discutere insieme, in maniera sinodale, sincera e approfondita su come affrontare questo male che affligge la Chiesa e l’umanità”, ha proseguito Francesco, a proposito della pedofilia: “Il santo Popolo di Dio ci guarda e attende da noi non semplici e scontate condanne, ma misure concrete ed efficaci da predisporre”. “Ci vuole concretezza”, ha aggiunto a braccio. “Iniziamo, dunque, il nostro percorso armati della fede e dello spirito di massima parresia, di coraggio e concretezza”, l’invito del Papa al termine della sua introduzione. Al summit vaticano sugli abusi commessi da parte del clero partecipano 190 persone, tra presidenti delle Conferenze episcopali, capi delle Chiese orientali cattoliche, rappresentanti dell’Unione dei superiori generali e dell’Unione internazionale delle superiore generali, membri della Curia romana e del Consiglio di cardinali. All’intervento del Papa faranno seguito le relazioni del card. Luis Antonio Tagle e di mons. Charles Jude Scicluna e i lavori di gruppo. 21 feb 2019 di.re