Poi Mattarella, dopo aver ricevuto ieri sera le formali dimissioni del capo del Governo quindi con Ministri ora tutti a casa, avvierà sin da oggi le consultazioni rituali. Il primo a parlare della crisi e a dare il suo parere sarà l’ultraottuagenario e sempiterno Giorgio Napolitano, che non potrà fare altro che spingere per riportare in ogni modo la situazione “sotto controllo diretto”. Poi il ballo dei partiti, gruppi e movimenti. Ognuno dirà la sua, ma la maggioranza no elezioni e pro governo è già composta.
Quindi gli scenari sicuramente sono ancora aperti, al momento La Lega che ha innescato la crisi per votare subito, sarà sostituita dal Pd e pur essendo un partito in forte crescita che ha vinto le elezioni nel centrodestra, andrà all’opposizione. Il voto a ottobre, è un miraggio: dovrebbe complicarsi talmente tanto la situazione in maniera imprevedibile. Ma la piattaforma darà, come sempre il suo assenso, e la responsabilità nazionale prevarrà facendo digerire nuovamente Renzi che dal viale del Tramonto passerà a quello del ritorno. Mah.