Solitamente dopo una estrazione può comparire in seguito, quando la sintomatologia dell’intervento ab origine è in fase di regressione. Il dolore è intenso, acuto e resistente persino ai comuni antiinfiammatori e si irradia a tutta la mandibola arrivando perfino alla testa e alla spalla. La causa è per l’appunto questa formazione alveolare che genera una violenta infiammazione le cui conseguenze possono essere perduranti e ingravescenti. La terapia farmacologica, serve a controllare i sintomi che però tendono a persistere per diversi giorni condizionando il paziente nella vita quotidiana e compromettendo il riposo notturno.
“Il paziente – spiega Fordellone – è arrivato nei nostri studi in seguito ad un forte dolore causato da alveolite post estrattiva.
L’estrazione del dente è avvenuta circa una settimana prima in uno studio abruzzese. Dopo una prima fase di normalità, il paziente riferisce di aver iniziato ad accusare dolori sempre più forti dopo i due giorni successivi all’estrazione e che non si riescono a tenere a bada nemmeno con il Bentelan e Aulin.
Al paziente non è stata prescritta alcuna terapia antibiotica e questo invece a livello preventivo può essere molto importante.
Orbene, con la terapia farmacologica i tempi di soluzione sono molto lunghi, ed in questi casi l’unica soluzione è quella di intervenire chirurgicamente. Quindi, senza anestesia, (non avrebbe alcun effetto in queste zone) si procede innanzitutto a rimuovere il punto centrale e far spazio gradualmente rimuovendo i detriti infettivi, il fondo sieroso biancastro, per poi individuare l’alveolite responsabile del dolore.
Il paziente è collaborativo e viene reso edotto in anticipo di ogni passaggio che andrà ad interessare la sua arcata dentale.
Il paziente, immediatamente avverte un senso liberatorio pur gravando ancora in sede una comprensibile dolorabilità. Dopo circa un’ora dal termine dell’intervento, il dolore intenso scompare letteralmente. La gengiva viene quindi lasciata libera per evitare ulteriori problematiche. Ci vorrà un pò di cautela per i primi quattro giorni, in quanto bisogna igienizzare la parte con sciacqui mirati con acqua ossigenata dopo aver mangiato evitando che il cibo vada ad inserirsi nell’orifizio durante il periodo di rimarginazione. Ottimo anche l’utilizzo di un collutorio specifico lenitivo. Al paziente è stata indicata anche una blanda terapia antibiotica a scopo cautelativo, e può riprendere sin da subito tutte le normali attività lavorative e sociali in precedenza compromesse”.