La prima piazza al grido di “elezioni subito”, FdI apre le danze della protesta contro il governo giallorousseau

Roma – Una trasversalità che probabilmente Salvini aveva subdorato già da tempo, e forse per questo ha pigiato l’acceleratore innescando la crisi di governo. Una evoluzione seguita da contatti immediati, rapporti subito distesi tra le dirigenze del Pd e M5S che in un batter d’occhio hanno formato il governo della trasversalità. Nulla da eccepire sotto il profilo legislativo, ma certo ci vuole una bella faccia tosta nel cambiare immediatamente opinione su un avversario che improvvisamente diventa alleato.

Cadono ora tutti i miti, si può fare ormai di tutto anche nei consigli Comunali si potrebbero nominare assessori quelli dell’opposizione… e via dicendo. Purchè la legge sia rispettata. In realtà c’è una legge non scritta, etica alla quale la politica dovrebbe ispirarsi nel rispetto di quanti, loro seguaci li hanno ascoltati nelle piazze.

Non si vedono, ma ci sono grillini che si sentono traditi nell’anima poichè hanno combattuto una battaglia antisistema credendoci realmente. E questa buona fede è stata carpita da un establishment che era giustizialista solo in apparenza. Ora la prima piazza di protesta è lanciata da Fratelli d’Italia Meloni in testa, e che verrà seguita da Salvini. Forza Italia si smarca, sicuramente sbagliando, demandando al Parlamento le fasi di opposizione. Una occasione persa per dimostrare che c’è un vincitore alle elezioni e che era il centrodestra.

Per quanto i sondaggi ora possano essere strumentali, è pur chiaro che il potere attira. Si profilano periodi di nomine importanti, ed i partiti di sistema come il PD sanno bene come muoversi in questi meandri, sotto l’occhio dei cinquestelle? I grandi gruppi di imprenditori spesso additati dal peggiore politico della storia italiana che evitiamo di nominare, scelto forse per una saccenza esponenzialmente correlata ad una profonda ignoranza comportamentale, oggi avranno tutt’altri interlocutori. Sicuramente il buon Toninelli non potrà dire più i suoi no alle questioni relative alle infrastrutture, ora c’è un Ministro del PD con cui…. sicuramente ci si parla rispetto a prima. Ed era questo dunque l’antisistema? Paolo Silveri Gentiloni, gentiluomo e sicuramente perbenista ma è stato uno dei più feroci contestatori dei grillini, oggi è lui il vero premiato di tutta questa situazione.

Quanto a Tria, la Trenta e compagnia cantando… pazienza per loro… l’importante è che l’innominato ora si diverta con le  macchinette di traduzione ad imparare le lingue del mondo. Ai posteri le ardue sentenze. Intanto lunedì 9 la prima piazza di protesta a Montecitorio avanza…

 

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