ROMA – Rebus commissioni, la Lega, ovviamente, si mette di traverso sul percorso del governo. Il Carroccio esprime i vertici di 11 commissioni parlamentari, ad iniziare dall’accoppiata rappresentata da Claudio Borghi e Alberto Bagnai, rispettivamente presidenti della commissione Bilancio della Camera e Finanze del Senato. La sessione di bilancio, che inizia ufficialmente dalla meta’ di ottobre, potrebbe complicarsi molto per i giallorossi. Tanto piu’ che il capogruppo leghista a Palazzo Madama Massimiliano Romeo non ha nessuna intenzione di arrivare a un accordo: “Non ci penso proprio, li faremo impazzire”, risponde al cronista che gli chiede se per caso valutino le dimissioni dei presidenti leghisti.
Il Pd, a cominciare dal capodelegazione Dario Franceschini, valuta le contromosse a partire da quella che prevede le dimissioni di tutti i membri Pd, M5s e Leu nelle commissioni. Ma stando ad ultime indiscrezioni, l’ipotesi di un Aventino dem e’ stata scartata nelle ultime ore perche’ di ardua attuazione, a norma di regolamento. Resta l’arma della moral suasion, magari con l’aiuto delle alte cariche e con la promessa della presidenza Copasir a Matteo Salvini.