Il tema di questa edizione, “Sogni, una scala verso il cielo”, dedicato alla cultura e alla tradizione dell’ebraismo, è stato al centro di iniziative e manifestazioni in quasi ottanta città italiane, tra cui la cittadina termale di Fiuggi, che ha messo in calendario, domenica 15 settembre, la lectio magistralis della professoressa Emanuela Zurli, dal titolo della sua ultima pubblicazione Giacobbe in cammino verso Sé e verso l’Altro, presso la duecentesca chiesa di San Biagio fuori le mura.
Le dinamiche coinvolte nella formazione dell’identità del terzo patriarca ed eponimo del popolo eletto, Giacobbe, sono identificate e narrate, nell’omonimo ciclo, con puntualità e profondità tali da anticipare le acquisizioni della psicoanalisi.
La vicenda di Giacobbe, autenticamente umana, è allo stesso tempo intessuta dal disegno di Dio. Filo conduttore delle lotte di Giacobbe con l’ “altro”, primo tra tutti il gemello, e con l’ “Altro”, Dio, che lo attende al guado dello Yabboq per il confronto decisivo, è il conseguimento della benedizione personale. Il travagliato cammino di crescita del patriarca si incontra, così, con le altrettanto drammatiche vicissitudini della benedizione progettata da Dio per l’umanità e l’intera creazione. Nel racconto biblico confluiscono e si intrecciano, pertanto, le principali tematiche antropologiche e teologiche della Genesi. Dallo studio della Zurli, soprattutto il personaggio di Giacobbe emerge come protagonista, nel linguaggio di Jung, di uno dei primi percorsi di “individuazione” della letteratura occidentale e incarnazione, come direbbe Ricoeur, di una delle sue prime “identità narrative”. Con l’ultimo patriarca d’Israele, icona dell’uomo, per riprendere il titolo della ricerca, faticosamente “in cammino verso Sé e verso l’Altro”, la benedizione di Dio è entrata nella storia. In Giacobbe, contemporaneo di ogni epoca e soprattutto della nostra, più che mai consapevole della complessità e della conflittualità dell’umana natura, ognuno di noi può riconoscersi.