…un sò se Castellina la rivedo, o se mi resta ‘ngola huesta voglia. Che sia sortanto un sogno, io un ci hredo, perchè se la memoria un mi s’imbroglia. Tutte le vorte he sento ‘r pizzihore” (voglia di rivedere Castellina) , un passa morto tempo e te lo diho; quello he sta qui dentro der mi huore mi preme home fosse un grande amiho”.
Reminiscenze di Castellina, è una raccolta di poesie, che compongono questa pubblicazione, dove si narra un pò la storia di Ermense Bertini e del suo amore per Castellina. Volle dedicare la prefazione a Iraldo Mangoni, un illustre poeta castellinese, al Municipio di Castellina e a tutta la popolazione. Inizia con una ode a Castellina, prosegue con poesie dedicate al Parco della Rimembranza, alla via di Cotone, al sole di Castellina. Poi ci sono tracce di memoria per tutta la sua famiglia, con descrizione in rima del babbo, della mamma, dei fratelli e di qualche nipote. Una ode che esalta le radici, che documenta la storia e la cultura di un tempo, la voglia di emergere e di realizzarsi che però non ha mai spezzato quel cordone ombelicale con il paese nativo.
(n..d.d.r.) Lo zio Ermense era il fratello della mia nonna Mena, con lui ho avuto la fortuna di trascorrere serene e belle giornate, in cui Castellina era sempre al centro dell’attenzione. Per questo, a distanza di anni, per continuare a far vivere ancora la sua memoria, e per onorare la città di Castellina che fa parte della storia di famiglia, ho voluto dedicargli questa recensione. Daniele Imperiale Direttore di Uffici Stampa Nazionali