Per una coppia di pazienti che arriva da fuori Roma, la chiusura della Columbus rappresenterebbe un vero problema: “Per noi sarebbe un disservizio grave perché questo è un ospedale serio. Veniamo da Fiumicino appositamente perché conosciamo il professore che ha in cura mia moglie e poi la chiusura di questo ospedale non sarebbe un bene, innanzitutto per i medici e infermieri che ci lavorano”. C’è poi chi racconta uscendo dalla struttura l’umore dei dipendenti, in questa presunta ultima giornata di lavoro: “Le infermiere sono tutte piuttosto avvilite, così come tutto il personale”, spiega una donna che ha appena effettuato una visita. “La chiusura di questa struttura è sicuramente una cosa negativa perché è buona, è funzionante”, commenta sconsolata un’anziana. Sul piede di guerra i sindacati, che anche oggi si sono ritrovati a poca distanza dalla Columbus, all’ingresso del Policlinico Gemelli, per tentare di intercettare la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Contattati dall’agenzia Dire, Stefano Capitelli della Fp-Cgil Policlinico Gemelli, Mario Ponzani segretario Cisl-Fp Policlinico Gemelli e Alessandro Cammino, Uil-Fpl Policlinico Gemelli dichiarano: “La cosa vergognosa è che le parti in causa non abbiano raggiunto un accordo alla scadenza dell’affitto del ramo di azienda. A poche ore dalla deadline, i 750 colleghi che rischiano il posto di lavoro non sanno che cosa devono fare”.
Il Gemelli “ha fatto una proposta di rinnovo per ulteriori 8 mesi che non è stata presa in considerazione dai curatori fallimentari. Noi siamo preoccupati e mettiamo in luce un problema di ordine pubblico che potrebbe investire tutto il versante della sanità accredita. A rischio, oltre ai dipendenti e ai posti letto, sono anche prestazioni ambulatoriali, sostegni ai ricoveri in pronto soccorso del policlinico Gemelli, oltre alle liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali che rischierebbero di allungarsi ulteriormente”.
Come organizzazioni sindacali “abbiamo intercettato Zingaretti e Raggi- concludono- informandoli della vicenda e abbiamo avuto da loro rassicurazioni che avrebbero preso in seria considerazione quella che oggi risulta essere una vera e propria catastrofe per il sistema assistenziale regionale laziale. Zingaretti ci ha garantito la continuità assistenziale, vedremo”.