“DENUNCIARLO ERA l’UNICO MODO PER DARGLI UNA SPERANZA DI RISCATTO”
“È giusto che adesso paghi e si assuma le sue responsabilità e so che lo farà”dice ancora a Radio1 Giovanna Proietti. Per questo, aggiunge, “con lo stesso dolore nel cuore non ho mai pensato mai nemmeno un minuto che si potesse fare una cosa diversa da quella che ho fatto. La nostra è una famiglia per bene di lavoratori e per questo non potevamo aggiungere al dolore di questa tragedia la vergogna di sentirci in qualche modo complici. Quel giorno ho anche pensato che forse era l’unica maniera per dare a Valerio una speranza di riscatto”.
Giovanna Proietti spiega ancora che Valerio non è quello che si legge sui giornali. “Anche lui aveva deciso di consegnarsi alla giustizia, lo so per certo” dice la donna che aggiunge: “So che non voleva uccidere, ma di questo non voglio dire, ci penseranno gli avvocati. Oggi c’è solo la vergogna e il dolore per una tragedia che non avrei mai potuto immaginare e per la quale a nome della mia famiglia posso solo chiedere scusa”.
(Vittorio Di Mambro Rossetti – www.dire.it)