I TEMI IN PROGRAMMA
“In questo settore stiamo assistendo a una importante evoluzione dei processi, delle pratiche cliniche e degli assetti organizzativi”, spiega il direttore del Cnt Massimo Cardillo. “Gli Stati Generali coinvolgeranno tutti i professionisti della nostra rete con l’obiettivo di costruire strategie rinnovate per incentivare la donazione e per rispondere sempre meglio alle esigenze di cura di pazienti affetti da insufficienza d’organo terminale”.
Molti i temi al centro dei lavori della tre giorni scientifica: i programmi di allocazione degli organi, la trasparenza e l’equità del sistema, il sistema logistico dei trasporti di equipe e organi, le strategie di incremento dei prelievi da donatore vivente e il consolidamento di innovazioni come la donazione a cuore fermo e la perfusione degli organi, ma anche l’utilizzo di nuovi farmaci e l’acquisizione di nuove conoscenze per l’utilizzo di donatori fino a poco tempo fa considerati non idonei per l’elevato rischio di trasmissione al ricevente di malattie infettive o neoplastiche. Si parlerà anche di comunicazione con le famiglie e i pazienti, di corretta informazione verso media e cittadini e delle problematiche collegate al trapianto di midollo e alla donazione di gameti eterologhi.
IN VENT’ANNI PER I TRAPIANTI NUMERI RADDOPPIATI
Gli Stati generali saranno anche l’occasione per celebrare i vent’anni di vita della Rete nazionale, nata con l’approvazione della legge 91 del 1999 che ha istituito il Centro nazionale trapianti, uniformato il sistema fra tutte le regioni italiane e creato il sistema informativo per poter registrare già in vita le dichiarazioni di volontà alla donazione.
L’approvazione di quello storico provvedimento impresse una svolta decisiva grazie alla quale l’Italia è passata dall’essere un Paese di emigranti del trapianto a eccellenza riconosciuta a livello mondiale. A parlare sono i numeri: l’attività di donazione è praticamente raddoppiata (+94%); mentre i trapianti sono cresciuti del 58%. Nel 1998 le liste d’attesa includevano 13mila pazienti, mentre ora sono meno di 9mila, e complessivamente sono diminuiti i tempi medi di attesa per un trapianto: nel caso del rene, l’organo più trapiantato, oggi un paziente aspetta in media 24 mesi contro i 36 del 2002. Anche l’attività del trapianto di cellule staminali emopoietiche ha segnato una crescita esponenziale: i donatori al registro IBMDR sono aumentati del 132% e il numero di trapianti da donatori volontari non consanguinei è passato dai 133 del 1999 agli 848 del 2018, e hanno superato complessivamente quota 10mila.
DATI 2019: UNA RETE IN OTTIMA SALUTE
Il ventennale della Rete arriva in un momento di ottima salute per il sistema. L’attività italiana è in aumento: il trend di crescita delle donazioni nel periodo 2014- 2018 si è attestato al 24,4%, e da gennaio a ottobre 2019 sono stati realizzati 69 trapianti in più rispetto allo stesso periodo del 2018 e le dichiarazioni di volontà registrate sono oltre 6,5 milioni, di cui oltre 2 milioni raccolte solo negli ultimi 10 mesi.
Il 2019 è stato un anno positivo anche sotto il profilo dell’attività chirurgica: a Padova è stato realizzato il primo trapianto di fegato al mondo su un paziente con metastasi epatiche inoperabili con rimozione successiva del fegato malato; al Policlinico di Milano, grazie a tecniche di perfusione e ricondizionamento, è stato possibile conservare un polmone per oltre 30 ore in attesa di poterlo trapiantare in un paziente affetto da fibrosi cistica: anche questo un record mondiale; al San Camillo di Roma è avvenuto il primo trapianto di fegato al mondo su una paziente con metastasi epatiche da carcinoma mammario; alle Molinette di Torino c’è stato il trapianto combinato di quattro organi sullo stesso paziente, prima volta in Europa e seconda al mondo; al Rizzoli di Bologna è stato realizzato il primo trapianto al mondo di vertebre umane.
LA FESTA PER IL VENTENNALE
Il 7 novembre, all’interno del programma degli Stati generali, Michele La Ginestra e Arianna Ciampoli, volti noti del teatro e della tv, condurranno un evento celebrativo che coinvolgerà, attraverso video, interviste e momenti di spettacolo, i protagonisti della Rete trapianti: operatori sanitari, pazienti trapiantati, familiari dei donatori e le associazioni che promuovono la cultura della donazione. Sarà un tributo doveroso a chi, quotidianamente e con impegno, lavora per la salute e per la vita di migliaia di malati: il vero volto della Rete trapiantologica italiana. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming su questo sito e www.statigeneralitrapianti.it.