Roma – Per il concorso scuola volto all’inserimento di personale ATA addetto alle pulizie negli istituti scolastici sono in arrivo novità che riguardano la mobilità provinciale e le assunzioni.
Il Decreto scuola, già firmato a fine ottobre dal presidente della Repubblica Mattarella e in discussione in queste ore alla Camera, prevede non solo il concorso ordinario e straordinario per il reclutamento di insegnanti delle scuole di secondo grado, un concorso per infanzia e primaria i cui bandi dovrebbero uscire ormai con il nuovo anno, ma anche un concorso per il personale addetto alle pulizie nelle scuole.
Il concorso per titoli prevede l’assunzione come personale ATA di coloro che già prestano servizio di pulizia nelle scuole, ma come dipendenti di ditte esterne appaltate.
Il concorso scuola per personale ATA addetto alle pulizie nasce per internalizzare il servizio e assumere mediante procedura pubblica chi fa questo lavoro da almeno 10 anni.
Il personale addetto alle pulizie nelle scuole conta oggi 16mila persone in tutta Italia, ma i posti come ATA sono solo 11.263. Ma vediamo quali sono le novità previste per il concorso per personale ATA addetto alle pulizie.
Una delle novità previste per il concorso scuola del personale ATA addetto alle pulizie negli istituti riguarda le assunzioni. A disciplinare il concorso è il Decreto scuola in discussione alla Camera che prevede l’internalizzazione degli addetti alle pulizie fino a oggi dipendenti ditte private appaltate.
La selezione di 11.263 unità di personale ATA avviene mediante un concorso pubblico per titoli riservato a chi almeno da 10 anni presta servizio di pulizia negli istituti scolastici.
Il Decreto è ancora in discussione e prima che diventi legge bisognerà aspettare la fine dell’anno. La procedura di selezione inizialmente si sarebbe dovuta concludere in tempi brevi e l’inserimento degli addetti alle pulizie che superano il concorso come personale ATA era previsto a partire da gennaio 2020.
Le ultime notizie in merito parlano però di assunzioni previste a partire dal 1° marzo 2020. Inoltre le assunzioni, anche a tempo parziale del personale ATA addetto alle pulizie selezionate con il concorso scuola, dovrebbe avvenire nella provincia dove si trova l’Istituto in cui si è prestato sempre servizio. Un’ulteriore novità riguarda però la mobilità provinciale, vediamo cosa comporta.
Anche la mobilità provinciale per il personale ATA addetto alle pulizie selezionato con il concorso scuola rientra tra le ultime novità del decreto. Stando agli ultimi emendamenti le assunzioni dovrebbero avvenire fuori dalla provincia per la quale si presenta la domanda se i posti non dovessero essere sufficienti.
I posti per il personale ATA addetto alle pulizia nelle scuole è di 11.263 unità e chi presenta domanda per il concorso scuola può farlo nella provincia in cui si trova la scuola dove ha prestato servizio.
Qualora però, al termine della procedura concorsuale, nel limite di 11.263, non si rientri nella propria provincia per numero insufficiente di posti è prevista la mobilità e quindi l’assunzione in un’altra provincia dove ci sono posti residui disponibili.
Il candidato nel presentare la domanda, perché la mobilità sia praticabile, farà apposita richiesta di inserimento in una graduatoria nazionale.
Sempre nel limite delle 11.263 unità, se nella provincia diversa da quella iniziale dovessero esserci altri posti residui, è prevista la mobilità straordinaria 2020/2021 a domanda disposta una tantum sulla base di un accordo sindacale.
Mentre si procede con la mobilità straordinaria i posti vacanti andrebbero a essere coperti con supplenze e dovrà poi essere il Miur ad avviare un’ulteriore selezione per le assunzioni nel 2021.
A questa procedura potrà partecipare personale che abbia almeno 5 anni di servizio come addetto delle pulizie nelle scuole con contratto a tempo determinato o indeterminato con la ditta esterna appaltata.
I 5 anni possono anche non essere continuativi, ma comprensivi dell’anno 2018/2019. (money.it)