L’esposizione, in scena a Castel Sismondo fino al 15 marzo 2020, riporterà in primo piano le memorie, le emozioni, i fotogrammi e le scene del celebre regista, sceneggiatore e scrittore riminese, anche grazie al materiale messo a disposizione dal Fondo Nino Rota, celebre compositore che ha collaborato con Fellini e le immagini e i brani dell’Istituto Luce e ‘Teche Rai’.
Sarà una mostra itinerante, che arriverà anche a Roma ad aprile 2020 a Palazzo Venezia, per poi varcare i confini nazionale alla volta di Los Angeles, Mosca e Berlino. “Questa mostra, dedicata al genio immortale di Federico Fellini è il primo passo di un traguardo ambizioso– spiega il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi- Quello che vuole restituire l’universo creativo e umano del maestro riminese attraverso la chiave primaria dell’immaginazione. Rimini si appresta a inaugurare una mostra e un museo diffuso dinamico che ambisce a diventare un centro di interesse mondiale anche per la sua location: il castello malatestiano, il palazzo del cinema Fulgor, la grande area outdoor tra i monumento e l’edificio- continua Gnassi- L’intero sviluppo della città di Rimini si snoderà intorno alle Ramificazioni di ogni tipo che garantirà uno spazio unico al mondo”.