L’evento, cui prenderà parte anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è interamente dedicato alle potenzialità dell’economia spaziale e ha come obiettivo quello di coinvolgere tutti coloro che sono interessati a questo nuovo ecosistema, creando un ambiente in cui gli attori della New Space Economy e della Old Economy possano incontrarsi per stimolare nuove collaborazioni ed evidenziare le già esistenti possibilità.
L’INGV sarà presente all’Expo con uno stand dallo slogan “Our Planet from Space” per presentare le attività che l’Istituto svolge in questo ambito. Presso lo stand sarà possibile interagire con il personale INGV che illustrerà le principali attività in cui l’Istituto è coinvolto.
Le attività di ricerca e servizio dell’INGV sono svolte grazie all’utilizzo dei dati di osservazione dallo spazio integrati con le misure effettuate da sistemi a terra, permettendo di fare ricerca di avanguardia su temi legati a terremoti, vulcani e ambiente. Presso lo stand INGV si potranno seguire brevi seminari orientati alla presentazione delle ricerche principali, dei prodotti e dei servizi dell’Ente, basati sulle analisi di dati spaziali. Le attività dell’Istituto saranno illustrate anche attraverso 7 talk e 7 poster presentati nelle sessioni di conferenze dedicate agli addetti ai lavori. Inoltre, sarà garantita la presenza di esperti INGV alle tavole rotonde, in particolare a quelle relative ai settori “Emergency” e “Maritime”. Nello stand saranno presentati anche i prodotti frutto del trasferimento tecnologico nel settore spazio e le iniziative di start-up realizzate.
In particolare, l’INGV presenterà al Forum le attività svolte in cinque settori strategici: Galileo, che tramite dei dati di navigazione e posizionamento satellitare consente all’Istituto di fornire dati e servizi per scopi di geodesia, studio e monitoraggio del territorio, posizionamento di precisione e per la mitigazione degli effetti della meteorologia spaziale, in particolare per l’aviazione civile; COPERNICUS, programma di Osservazione della Terra finanziato dalla Commissione Europea per generare prodotti usati per monitorare e conoscere meglio i fenomeni naturali del nostro Pianeta; missioni satellitari, tra cui la missione spaziale iperspettrale ASI-PRISMA, per le quali l’INGV lavora allo sviluppo di sensori di prossima generazione per l’Osservazione della Terra; supporto ai servizi e dati spaziali mediante lo sviluppo e il mantenimento di reti di monitoraggio su scala regionale, in Italia e nel Mediterraneo, e su scala globale in grado di fornire in tempo reale parametri e osservazioni geofisiche necessari per la validazione dei dati spaziali; sviluppo di start-up e tecnologie innovative, come lo spin-off SpacEarth Technology, che, nel tempo, ha portato a vari brevetti nell’ambito delle applicazioni spaziali, mostrando le potenziali applicazioni nell’aviazione, nell’agricoltura di precisione, nella navigazione marittima e nelle telecomunicazioni.