Editoriale – L’Esagramma da sempre ha un fascino che custodisce elementi di misteriosa interpretazione. E’ costituito da due triangoli: uno con il vertice rivolto verso l’alto, che ha il significato di principio spirituale, e l’altro (sovrapposto) con il vertice verso il basso che rappresenta il principio corporale. Questo simbolo è conosciuto anche come “Sigillo di Salomone” o “Stella di David” (il padre di Salomone) è ed uno dei più potenti e utilizzati nella Magia Cerimoniale Salomonica. Infatti secondo la leggenda è l’anello con cui Salomone piega i demoni al proprio volere, imprigionandoli in un vaso di bronzo sigillato con simboli magici e obbligati a servirlo (Clavicula Salomonis). Nella concezione cabalistica assume il significato di unione e armonia tra il microcosmo e il macrocosmo. In particolare la metà esagonale che ne deriva, nell’albero della vita corrisponde al Sephirah del sole. Secondo alcune tradizioni (quella alchemica) il simbolo è l’unione dell’elemento fuoco con l’elemento Acqua. La stella rappresenta dunque il simbolo dell’equilibrio tra le forze cosmiche del Fuoco e dell’Acqua. L’interpretazione tradizionale vi vede un Triangolo “acquoso” (femminile, orientato verso l’alto) e uno “focoso” (maschile, rivolto verso il basso), la loro unione rappresenta in modo armonico un conchiuso sistema dualistico. Si narra che il famoso Re Salomone figlio del re Davide, se ne servì fino al momento della morte per scacciare i demoni e invocare gli angeli. Per questo motivo la Stella a Sei Punte viene chiamata anche Sigillo di Salomone o Scudo di Davide.
Molte sono le varianti di esagramma che sono state raffigurate nella storia. L’Esagramma è diffuso e usato in molte antiche religioni orientali come il Giainismo, l’Induismo e il Buddismo. Esiste una variante molto simile ma a dodici punte, tetragramma, in cui i dodici campi indicano i dodici mesi dell’anno solare. Il Sigillo di Salomone è un simbolo molto antico le cui origini sono risalenti a partire dal medioevo, quanIl simbolo della Stella a Sei Punte non è privo di valenze archetipiche, dato che si ritrova in aree culturali diversissime. I due triangoli intrecciati, per quanto iconograficamente abbinati all’ebraismo (Stella di David), figurano pure nel patrimonio simbolico dell’Islam, nel quale hanno assunto valenze terapeutico-magiche e alchemiche.
In quest’ultimo ambito essi sono interpretati come il simbolo dell’equilibrio tra le forze cosmiche del Fuoco e dell’Acqua. L’interpretazione tradizionale vi vede un Triangolo “acquoso” (femminile, orientato verso l’alto) e uno “focoso” (maschile, rivolto verso il basso), la loro unione rappresenta in modo armonico un conchiuso sistema dualistico. Si narra che il famoso Re Salomone (Shelomoh, in ebraico, 961-931 a.c.), figlio del re Davide, se ne servi fino al momento della morte per scacciare i demoni e invocare gli angeli. Per questo motivo la Stella a Sei Punte viene chiamata anche Sigillo di Salomone o Scudo di Davide.
Daniele Imperiale