E’ un pò come se il mondo avesse licenza di potersi fermare. E non è che ciò inizia ad accadere dal 24 ma già da molti giorni prima. Per molti è occasione per un bel mese di ozio. Si parte già dalla metà di dicembre per dire “e si farà dopo le feste”. Che non significa il 7 gennaio , perchè poi dalla ripresa di martedì p.v. dovranno trascorrere ancora altri giorni per riassestare produttività, reattività ed efficienza. Durante tutto questo periodo dunque dimunuisce sensibilimente una sorta di vigilanza operativa che causa moltissimi ritardi in un ciclo che è parte della vita.
A livello burocratico: è un mese di blocco, per non parlare poi di tutta una serie di situazioni da risolvere. Molti utilizzano la scusa del “dopo le feste” per procrastinare pagamenti, o somme dovute a chicchessia. Altri per stremare in salotto guardando Netflix ed oziare ad oltranza.
Ma per l’Italiano medio cosa cambia il 7 gennaio? Che dovrà rispondere al cellulare ma lo farà tra le 10 e le 11, per poi riprendere dalle 16 alle 17.00.
Ma niente paura, a breve arriva la primavera che ci consentirà di trovare la scusa del “dopo le vacanze”…e siamo già quasi a Natale. Ai posteri le ardue sentenze.