Acquistare oggetti di seconda mano non è solo una tendenza, ma qualcosa di necessario per un cambiamento consapevole
Una nuova consapevolezza sta quindi spingendo il commercio in una direzione sostenibile. Allo stesso modo in cui le generazioni Y e Z rifiutano sempre più fortemente il fast fashion, la stessa tendenza sembra prendere piede nel mondo dell’arredo e del design d’interni.
Le vendite di mobili e arredi nel 2018 sono aumentate del 32% rispetto agli anni precedenti. L’interesse si è intensificato soprattutto nella fascia di età inferiore ai 45 anni – in particolar modo tra i giovani delle generazioni Y e Z, un’età in cui molte persone acquistano e arredano la loro prima casa. Mentre i prezzi continuano a salire per quanto riguarda il design del XX secolo e l’arredo contemporaneo, l’antiquariato e i mobili classici sembrano invece essere sempre più accessibili a qualsiasi portafoglio.
“Oggi è possibile acquistare un oggetto di alta qualità realizzato a mano nell’800 a meno del costo di un mobile di aziende commerciali”
Negli ultimi anni il mercato dell’usato è stato reso più semplice e accessibile. Sempre meno persone buttano via oggetti, favorendo invece lo scambio o la vendita attraverso canali dedicati. Per evitare il tipico processo dell’“indossa e butta” che ci ha insegnato il fast fashion, le nuove generazioni scelgono invece di acquistare oggetti usati ma con particolare attenzione alla qualità.
“La qualità paga. Non solo per il portafoglio ma anche per l’impatto ambientale. Ecco spiegato il crescente interesse verso un arredo unico e personalizzato, dove la qualità è un prerequisito essenziale affinché gli oggetti durino nel tempo”
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