A vincere tra le perifrasi che strizzano l’occhio all’estetica, al contenitore più che al contenuto, è il “bellissima” ripetuto 5 volte a Francesca Sofia Novello, Diletta Leotta, Emma D’Aquino e in doppietta a Sabrina Salerno che si aggiudica un trofeo ulteriore, con l’etichetta di “icona sexy di tanti anni fa che comunque ancora oggi può raccontarci qualcosa”. Ma di spazio ce n’è a sufficienza e la sequela di complimenti estetici colpiscono anche le ospiti meno conosciute, come Alketa Vejsiu che Amadeus presenta quale “conduttrice molto brava, molto bella, straniera”. Tra le sue diverse qualità lo showman annovera “intanto molto bella, ma conduce anche tutti i maggiori programmi televisivi che ci sono in Albania”.
L’inno alla bellezza di Amadeus non ha nulla a vedere con quanto scritto da Charles Baudelaire. Il conduttore viene frenato soltanto nel presentare Antonella Clerici e Rula Jebreal. Su quest’ultima, infatti, il presentatore si è soffermato sull’attenzione che il palco dell’Ariston 2020 vuole riservare alla questione di genere. Rula “è una donna estremamente intelligente- commenta- Cercavo proprio una persona così, dal sapore e dall’esperienza internazionale, che potesse parlare di donne. Perché quando si parla di donne, quando si accusa la violenza, quando si dà risalto alle donne, credo che non ci sia colore della pelle, ceto sociale o appartenenza politica, perché la donna va rispettata ovunque nel mondo“.
E sui social, intanto, da 24 ore è bufera, con una visione predominante riassunta da Annamaria: “Anno Domini 1400“. Ad essere incriminata sopra ogni altra, infatti, è la frase con cui il conduttore Rai ha raccontato la scelta della modella Francesca Sofia Novello. “Una ragazza bellissima- ha detto- sono contento. È una sorta di scommessa personale, ero curioso, una ragazza molto bella che sappiamo essere la fidanzata di un grande Valentino Rossi. È stata scelta da me perché vedevo, intanto la bellezza, ma anche la capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro…”. In molti sembrerebbero pensarla come Annamaria. Sara, ad esempio, non ci sta e scrive: “Io mi immagino quella pora crista, stare di fianco a un grande uomo pur rimanendo un passo indietro, cioè provo a figurarmela, deve essere bidimensionale”. Francesco, dal canto suo, ritiene che Amadeus abbia “una visione del mondo simile a quella del mio trisnonno“, mentre per Alberto sembra di trovarsi di fronte alla “metafora di un harem per affermare il dominio maschile”.
C’è addirittura chi propone di sostituirlo con Vittorio Feltri, “almeno è divertente”, e chi invece ironizza: “Raga, ma Valentino Rossi corre di brutto, riuscire a stargli un passo indietro non è mica poco”. E ancora: “Per me è la cipolla”, “vero maschio italico”. Ma c’è anche chi la prende sul serio, come Mary o Pantopranzolo: “La colpa è nostra, delle donne che accettano questo svilimento!!”, “il sessismo è istituzionalizzato in un sistema che non si vergogna di mostrarsi ogni giorno. Se non lo vedete siete ciechi”. E tra l’ilarità e l’indignazione il web critica Amadeus, che si consola (forse) con l’essere entrato in trend topic.
(Camilla Folena-www.dire.it)