L’epidemia particolarmente aggressiva fu ribattezzata “epidemia di Hong Kong” perché si sviluppò in quel Paese nel luglio del 1968 salvo poi arrivare, un anno dopo, anche in Italia e nel resto del continente europeo. I disagi non mancarono di certo. Si svuotarono mercati e negozi che in gran parte dovettero chiudere in alcuni casi per mancanza di clientela, in altri per la malattia contratta dai gestori dei locali. A differenza di oggi, però, l’epoca in Italia era governata da uno stato elegante, che faceva della sobrietà e nel rispetto della sensibilità del prossimo il filo conduttore.
Un solo canale, poi due. La radio, i conduttori ed i giornalisti erano veri professionisti anche loro e quella Italia sulla quale molte volte sono state puntate lance a spada tratta, oggi è da rimpiangere. Si rivogliamo l’Italia in bianco e nero. I colori di oggi, non ci piacciono piu’.
Di seguito si può visualizzare il video del Corriere della Sera, una parte di tg: osservate con quale garbo viene annunciato un servizio su una epidemia. Cose dette, ma in un certo modo. Oggi l’Italia è vittima di una informazione ansiogena che ci sta devastando.