La Pasqua dell’emergenza per “passare oltre”. Verso un altra dimensione di vita

Paschae resurrectionis MMXX

Editoriale – Sarà una Pasqua non solo destinata ad entrare nella storia dell’umanità intera ma anche nel cuore di ogni uomo che in vita è testimone di questo “passaggio” del tutto particolare. La Pasqua del 2020 la ricorderemo come quella della quarantena. Un periodo di privazione della libertà di uscire, di andare, di fare, di lavorare. Un periodo di preoccupazioni anche molto serie. Ed ecco che le festività che ripercorrono il Triduo e che dalla morte riportano verso la Resurrezione, verso la luce che dall’oscurità fa ritornare la vita.

Un mistero della fede, fondamentale. Un dogma in cui si può credere e basta, ma la mente umana non riesce a trovare alcuna spiegazione, come per tanti eventi che ci capitano e che sono piu’ grandi di noi, come il coronavirus. E la Pasqua dell’emergenza dunque può essere non solo tristezza, ma affidare quest’anno nei nostri silenzi, nelle solitudini interiori le speranze, e la possibilità che anche noi si possa beneficiare di una luce che intravediamo in fondo ad un tunnel che ci ha catapultati inspiegabilmente in una dimensione sconosciuta, senza la libertà. Forse, prima, eravamo felici senza saperlo. E con grande fatica, dovremo tornare ad esserlo. Ma il passaggio della quarantena ci cambierà non saremo nessuno quello di prima. Ne usciremo provati, ma forse arricchiti da qualcosa di non materiale: la solidarietà, il valore della vita. Ed ecco la Pasqua del 2020 in arrivo.

La denominazione stessa di questa ricorrenza deriva dal termine ebraico Pesach (passare oltre), che evoca, quindi, un “passaggio”, ovverosia la ” liberazione” del popolo d’Israele dalla schiavitù egiziana; quindi, simbolicamente, la transizione “ad altro stato” di esistenza”. La Pasqua dunque nella fede cristiana evoca la “morte e la resurrezione del Cristo, quale mistero, che racchiude il riscatto dell’uomo ed il suo risveglio alla vera vita”. Ma c’è un forte significato esoterico nella Pasqua: il concetto di morte e rinascita a nuova vita è ricorrente nella sua funzione di elevazione della conoscenza.

Solitamente viene accompagnata la tradizione pagana dell’uovo di cioccolato. Anche in questo caso si può dare un’interpretazione sulla simbologia dell’uovo, che va ben oltre il semplice costume sociale.

L’uovo è il simbolo della vita per eccellenza; è un microcosmo dentro il quale la vita si forma. Esso è costituito dall’elemento terra (il guscio), dal fuoco (il tuorlo) e dell’acqua (albume). Secondo alcune cosmogonie, l’uovo è il simbolo del creato, poiché si divide in due parti, cielo e terra,

E’ un elemento ricorrente anche nell’alchimia; l’uovo è l’Athanor, cioè il forno entro cui gli elementi si fondono per arrivare a trarne la pietra filosofale o quintessenza.

Il processo alchemico rappresenta la sintesi dei momento del nigredo (opera al nero) in cui la materia si dissolve putrefacendosi, dell’abedo (opera al bianco) in cui la sostanza si purifica sublimandosi, del rubedo (opera al rosso) in cui la materia si ricompone, fissandosi.

Esso è il processo che ogni persona può scegliere di  operare su se stesso, spogliandosi delle negatività, per purificarsi ed elevarsi. L’ultimo stadio è quello dell’uovo rosso; il tuorlo, all’interno dell’uovo è quella parte consistente, rossa, che fissa la materia.

Ecco il significato esoterico profondo della Pasqua; il “passaggio” è il superamento della materia, la profonda evoluzione della coscienza”, l’elevazione dello Spirito, attraverso l’acquisizione della più Alta Conoscenza.

 

Dal pane azzimo all’agnello, il significato alchemico di alcuni cibi della Pasqua

Pane azzimo: Il pane possiede il simbolismo del grano in quanto fertilità, nutrimento e vita. Quello senza sale, mangiato dagli ebrei in fuga dall’Egitto, insipido e non lievitato da condire con il sale, è legato all’iniziazione solare e al suo mistero di morte e resurrezione e soprattutto, al Sacerdozio Regale di Melkitzedeq. Ad ogni modo, il pane è un elemento femminile, lunare, passivo e corrisponde al principio spermatico dell’uomo, colore bianco lunare. Il pane sacramentale, è una pagnotta che viene spezzata e distribuita, spesso segnata con una croce, come facevano i mitriaci, i sumero- semiti e i cristiani.

Vino rosso : Vino rosso come il sangue, fuoco d’amore, il cui simbolismo è legato alla vigna da coltivare e all’energia fecondante del sole, analogico dell’Albero della Vita o Albero della Scienza del Bene e del Male. In altre tradizioni, la vite è sacra agli dei che “muoiono e risorgono”; per i cristiani Cristo è la vera vigna. Il vino è la fecondità spirituale essendo un elemento maschile attivo e solare che corrisponde al principio femminile: il rosso mestruo.

Agnello: E’ un chiaro simbolo di dolcezza, innocenza, mitezza, purezza: l’immacolato. E’ soprattutto simbolo del sacrificio, dal latino “sacrificium” (sacer-facere) = rendere sacro, è l’Ariete Celeste legato al segno zodiacale dell’Ariete, quale Fuoco Primo, fisico, che nella tradizione iniziatica segna l’inizio reale dell’anno ed è il primo dei dodici segni zodiacali. L’agnello è un elemento equilibrante.


Olio e Sale:
L’olio è il simbolo di Pace e il Sale è quello della Sapienza. Le olive, oltre ad essere i frutti dell’albero caro alla dea Minerva, dalla proverbiale sapienza, forniscono l’olio che alimenta il fuoco perenne dei santuari. Il sale marino composto di cristalli di forma perfettamente cubica, è simbolo dell’immortalità, dell’incorruttibilità, permanenza, fedeltà, amicizia, saggezza, conoscenza (sal sapientiae): l’anima.Uovo: Simbolo della vita, del principio, della fine e dell’eternità, l’uovo sodo ci ricorda l’archetipo dell’Uovo Cosmico con le componenti planetarie: guscio-Saturno, pellicola- Mercurio, albume- Luna, tuorlo- Sole. Ci richiama anche ai quattro elementi: Terra, Aria, Acqua e Fuoco. E infine, nella sua completezza, è un microcosmo che racchiude in se la totalità.

Verdura e Frutta: Le verdure rappresentano i prodotti semplici della terra e preferibilmente quelle dal gusto amaro, sono legate alla purgazione e alla purificazione della materia, preparandola alla “trasmutazione alchemica”.
La Frutta fresca è simbolo dell’immortalità; è l’essenza, il culmine e il risultato di uno stato e il seme di quello successivo. Rappresenta anche la “premiazione” del lavoro compiuto, che rinfresca con la dolcezza, l’ardore del Fuoco Sacro.

L’Acqua : L’acqua è la fonte di tutte le potenzialità dell’esistenza, l’origine e la tomba di tutte le cose dell’universo. E’ l’elemento purificatore per eccellenza e come 7° alimento, serve ad amalgamare il tutto. L’acqua, quale Anima Mundi, dona l’informazione della Madre Terra ai suoi figli, arricchendone il DNA.

Daniele Imperiale  – Paschae resurrectionis MMXX

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