il condizionale però è d’obbligo, perchè proprio in questa fase gli investitori sono stati allettati da questo tipo di prospettiva, ma bisognerà tener conto degli andamenti del prossimo futuro per poter trarre conclusioni maggiormente chiare. Appare evidente inoltre che il successo del collocamento del Btp Italia non esclude che il governo possa comunque seguire una linea e europeista di accedere al Mes cosiddetto “light”.
Molti esperti erano dubbiosi ma nel periodo 8/21 maggio le acquisizioni dei BTP sono state al centro dell’attenzione ed in particolare l’ammontare delle emissioni che ha raggiunto 22.297,606 milioni di euro. “Anche il volume di sottoscrizioni nel corso della Prima Fase del collocamento, – come risultante da una relazione ministeriale – dedicata agli investitori retail, ha rappresentato sia per contratti che per controvalore il più elevato volume di BTP Italia sottoscritto da questa tipologia di investitori. La domanda, già molto sostenuta il primo giorno, è andata progressivamente crescendo nel corso del secondo e terzo giorno, a differenza delle precedenti emissioni in cui il ritmo di sottoscrizione, sia per controvalore che per numero di contratti, ha sempre visto un fisiologico calo nel corso della Prima Fase del collocamento. La Seconda Fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta nell’arco di 2 ore durante il quarto giorno del collocamento, ha visto un controvalore complessivo domandato superiore all’ammontare finale offerto, quest’ultimo pari a 8.300,00 milioni di euro.