Le casse dello Stato in seguito alla sospensione dei pagamenti di marzo, aprile e maggio, sono in forte difficoltà. Le entrate tributarie e contributive sono diminuite di 22,3 miliardi (-8,4%) nei primi 5 mesi del 2020 rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente. Ed ora sono ben 4,5 milioni le Partite Iva chiamate a versare. Ma in molti casi le entrate per le restrizioni covid 19 non sono certo quelle di un tempo e le imprese non ce la fanno a sostenere un pressing fiscale che riguardano le seguenti scadenze del mese di luglio:
- 16 luglio
Versamento ritenute e contributi per i sostituti di imposta, più versamento dell’Iva mensile. - 17 luglio
Finestra per gli ammortizzatori sociali per le aziende che non richiedono l’anticipazione. - 20 luglio
Pagamento diritto annuale alla Camera di Commercio, imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel 2° trimestre per importi superiori a 1.000 euro.
Versamento imposte e contributi previdenziali e assistenziali sulla base della dichiarazione dei redditi per titolari di partita iva e soci di società. - 27 luglio
Trasmissione elenchi Intrast del II° trim. 2020 e mensili di giugno 2020. - 30 luglio
Versamento imposte dichiarazione dei redditi soggetti diversi dai titolari di partita iva con maggiorazione dello 0,4%. - 31 luglio
Presentazione modello per i rimborsi Iva trimestrale e quello per le operazioni effettuate con l’estero nel II° trimestre 2020
“E’ impossibile pretendere il regolare pagamento delle tasse – spiega lo studio Flexad di Roma – se le imprese non sono messe nelle condizioni di poter lavorare almeno a ritmo normale”.