La spada di Damocle del Covid pende sul collo degli italiani

Editoriale  – Negli ambienti politici romani si fanno sempre più insistenti le voci di un rinvio delle elezioni amministrative e del referendum del 20 settembre prossimo.

Con la formula del plenipotenziario DPCM anche un minuto prima dell’apertura dei seggi il rischio c’è ed è tutto intero. Tutto dipende dalla amata curva epidemica dei contagi, tanto cara alla politica della loculizzazione e della staticità generale.

Le scuole danno troppi problemi, quindi aprirle in questa situazione è un rischio caos difficilissimo da gestire, e quindi sono gli stessi rientri dalle vacanze a fornire la soluzione per posticipare l’apertura magari ad ottobre e addirittura all’8 gennaio 2021 data tracciata in qualche ipotesi di salotto bene.

Di qui il cowntdown delle presentazioni liste il cui termine scade sabato 22 alle ore 12, e poi la campagna elettorale. Ma se l’epidemia avanza, e i dati raccolti (come e da chi sono gestiti e certificati?) dovessero evidenziare rischi per la salute pubblica allora con lo scopo di arginare l’epidemia ed evitare che la gente si assembri ai seggi a quel punto un bel decreto potrebbe eliminare la democrazia. Un rischio di perpetua prorogatio che potrebbe andare avanti all’infinito. Anche perchè l’epidemia da coronavirus non finirà mai. E’ come dire che per riaprire tutto normalmente si debba attendere lo zero “raffreddori”. Ma la conta di questi ultimi non la fa nessuno e quelle dei “contagiati” che non sono altro che persone che contraggono il virus e non muoiono immediatamente come ci si vuole far credere, sono dati raccolti dalle varie Asl.

Ci si potrebbe sbagliare dunque. Basterebbero errori in eccesso ovviamente nella misura stimata di 10 unità per ciascuna Asl tale da garantire con un margine di errore minimo umanamente giustificabile, per la massima resa dell’allarme generale. E quindi gli italiani pur di non essere riloculizzati di nuovo accetterebbero di buon grado anche di continuare ad essere governati a tempo indeterminato da coloro che occupano i posti. Situazione che potrebbe non risolversi a breve e durare anni. Questa è in sostanza una esasperazione di un concetto che vede questa spada di Damocle ormai pendere per sempre sulla libertà e sulla vita delle persone.
L’unica consolazione è che  non siamo soli, tutto il mondo sta con le museruole universali. E quindi o il disegno è complottista cospirativo e riguarda l’intera umanità errante, oppure la modalità Covid 19 sarà comoda per diverso tempo, anche per evitare contagi con la matita per tracciare segni sulle schede. E dunque tutto doveva cambiare perchè nulla è cambiato. Ai posteri le ardue sentenze.

P.s. E se non ci si comporta bene un dpcm potrebbe impedire alla Befana di sorvolare i cieli italiani per evitare la diffusione aerea del contagio da casa in casa. Quindi cenere e carbone per tutti.

 

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