Ciao Marika. Quanto ti è venuta la voglia di diventare un’attrice?
“Avevo solo 12 anni. E’ stato l’animatore di un villaggio turistico che mi ha consigliato di muovermi nel mondo della recitazione, quando mi ha visto sul palco di una rappresentazione teatrale. Mi ha quindi dato il numero di un’agenzia e, dopo poco tempo, sono entrata alla scuola Cinema Fiction. Inizialmente è stata veramente dura, tant’è che ero impacciata, timida. Mi spaventava persino il giudizio delle altre persone. Ho acquisito maggiore sicurezza in me quando ho passato il provino di Gomorra. L’esperienza su quel set è stata davvero fantastica. Oltre ad aver lavorato al fianco di Cristiana Dell’Anna, che mi ha aiutato veramente, Gomorra mi ha dato tanta visibilità, visto che è una serie internazionale, molto vista e apprezzata dal pubblico”.
Arriviamo a Mare Fuori, dove sarai la complicata Vesna, una ragazza rinchiusa nel carcere minorile per i vari furti che ha commesso. Com’è stato interpretarla?
“Non è stato molto semplice, in primis perché ho interpretato una donna molto diversa dal mio essere. Vesna sa essere molto cattiva e litigherà parecchio con Nadiza, una ragazza che arriverà nel carcere. Si mostrerà infastidita dal modo di fare da leader dell’ultima arrivata e rischierà più volte di perdere il controllo per tale motivazione. In ogni modo Vesna, che ho dovuto studiare a fondo anche per cercare di imparare il suo accento romeno, saprà essere anche molto fragile. Darle vita è stata una vera sfida, che fa parte del mio mestiere: ossia interpretare personaggi opposti alla mia quotidianità”.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
“Sono una ragazza molto semplice. Vado in palestra e, nel tempo libero, vedo i grandi fil, con Anna Magnani, Sophia Loren e Gina Lollobrigida, che penso fermamente abbiano fatto la storia del cinema italiano e di tutti i tempi. Oltre a leggere, trascorro del tempo con il mio fidanzato Fabrizio, che condivide la vita con me da quattro anni e si occupa degli aspetti informatici del mio lavoro, dove io sono un po’ negata”.
Senti di dover ringraziare qualcuno per l’inizio della sua promettente carriera?
“Sì, i miei genitori che mi sono sempre stati vicino. Mio padre, ad esempio, mi ha supportata in dal principio, mi accompagnava sul set di Gomorra, perché ero minorenne, e stava sempre con me. Mi ha dato davvero l’occasione di emergere e mi sento molto fortunata. Principalmente, nel mio mestiere bisogna crederci fino in fondo. Credo fermamente che se uno ha talento o passione prima o poi l’opportunità giusta si presenta e arriva”.
C’è un sogno che speri di realizzare?“Mi piacerebbe recitare vari ruoli all’estero, magari tedesco o in inglese per applicare il mio diploma al liceo linguistico. Sarebbe un sogno che si realizza arrivare in una produzione internazionale”