Ripresa dalla stampa britannica la risposta indiretta di ieri del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al primo ministro britannico Boris Johnson, che parlando alla Camera dei comuni, aveva suggerito che il trend più acuto dei contagi da Covid-19 in Gran Bretagna rispetto a Italia e Germania in questa fase sarebbe dovuto al fatto che i cittadini di Sua Maestà amano più la libertà, e sono quindi più refrattari a seguire le regole anti-COVID di altri.
Mattarella ha dichiarato: “anche noi italiani amiamo la libertà, ma teniamo anche a cuore la serietà”.
Per il presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, quella di Johnson è “una dichiarazione molto infelice, per altro dalla bocca di chi, a un certo punto, negò persino i rischi di questa pandemia e ha rischiato persino la propria vita. Per fortuna è stato curato e ce l’ha fatta”.
“L’Italia è stato il primo Paese occidentale colpito, non avevamo esperienze da cui attingere, eravamo noi i primi travolti – aggiunge Bonaccini – oggi siamo uno dei Paesi più sicuri al mondo, c’è ancora tanto da fare, ma questo dimostra la qualità e la capacità di questa sanità pubblica e dei suoi operatori di reagire anche nella situazioni così drammatiche”.
La BBC rileva il rimbrotto di Mattarella a Johnson, segnalando che “in un paese che ha lottato per l’indipendenza e per la liberazione dall’occupazione nazista, il suo presidente ha ricordato a Johnson che l’amore per la libertà non è esclusivamente un valore britannico”.