Salve signor Riotta. Come si è trovato sul set di Divorzio a Las Vegas?
“Direi benissimo. Abbiamo girato a Las Vegas, per la Rodeo Drive, con un cast davvero eccezionale. E’ stata un’esperienza meravigliosamente colorata anche per via delle persone fantastiche con cui ho lavorato. Da Giampaolo Morelli ad Andrea Delogu, passando per Ricky Memphis e Gianmarco Tognazzi. Tra l’altro, persino il regista Umberto Carteni è alla mano, acuto, buono. E’ davvero una bravissima persona”.
Mi sembra, dunque, di capire che sul set si è respirato un clima familiare. E’ corretto?
“Assolutamente sì. Ho vissuto il set insieme ad attori professionisti a cui piace anche divertirsi. Mi sono divertito tanto a stare in loro compagnia”.
Divorzio a Las Vegas è la prima commedia che gira in Italia. Può raccontarci qualche aneddoto?
“Faccio una premessa. Penso che la commedia sia un prodotto veramente difficile, se la vuoi fare bene. La realtà all’interno di una commedia è già esagerata di suo, quindi gli attori devono evitare, a loro volta, di essere troppo sopra le righe. Perché, in questo modo, la persona di un attore o di tutto il film rischia di diventare troppo artefatta. Bisogna quindi lavorare tenendo presente che il prodotto deve risultare quanto più verosimile possibile, anche se si tratta di una commedia. Lavorare con attori esperti del genere, mi ha dato la possibilità di imparare ulteriormente. Spero che mi capiti in futuro, se Dio vuole, di lavorare in un’altra commedia”.
Il soggiorno a Las Vegas com’è andato, invece?
“A Las Vegas ci si diverte da morire ogni giorno. Non mi piacerebbe però vivere lì perché, in fondo, penso sia un mondo abbastanza superficiale. Prima di girare il film, c’ero stato altre due o tre volte. Posso dire che è stata un’esperienza anche per vedere più da vicino le “pazzie” che si fanno lì con tutti quei giochi, quelle slot machine. Poi mi hanno colpito particolarmente i giorni che abbiamo trascorso in un deserto”.
Ah sì? Perché?
“Sì. Siamo stati per un po’ nel Nevada Desert. Anche lì devo dire che stiamo trattati benissimo dalla produzione. Abbiamo sempre trovato delle persone fantastiche. Spero dunque che il film venga fuori esattamente come Umberto Carteni sperava”.