Roma- A distanza di due settimane dall’inizio dell’anno scolastico, la situazione appare più complicata del solito. Intanto, dal dicastero la Ministra Azzolina, fa sapere che nonostante si registri un aumento dei casi, non chiuderà le scuole.
“Lo scenario che si presenta è alquanto desolante e desta molta preoccupazione”- si legge in una nota diramata dal segretario nazionale Confasi Scuola, Adele Sammarro. “La scuola sta vivendo un momento molto particolare e annaspa tra mille difficoltà”- replica il segretario- ci sono situazioni di grande emergenza, soprattutto in molte scuole del Nord, dove le classi sono ancora scoperte, mancano insegnanti e collaboratori scolastici, i dirigenti si trovano in serie difficoltà e si registra un elevato numero di contagi. La macchina della scuola è partita, ma non si è tenuto conto di tanti fattori importanti – dichiara Adele Sammarro. E’ stata sottovalutata l’emergenza Covid e la riapertura delle scuole non ha fatto altro che favorire il dilagarsi della pandemia. Basti pensare che ad oggi -tuona la Sammarro– sono più di mille gli istituti con almeno un contagio. La ripartenza delle scuole -continua il Segretario Confasi– doveva essere pensata diversamente. I docenti, invece, si sono ritrovati a lavorare in classi pollaio, ad operare in spazi esigui, dove è difficile garantire il giusto distanziamento, e questa certamente è cosa gravissima, soprattutto visto il particolare momento che stiamo vivendo per via del Covid-19. Il rischio di contagio per il corpo docente resta molto elevato, anche per lo stretto contatto che quotidianamente hanno in classe con gli allievi. Va ribadito anche che, in caso di raffreddore, il docente sarà costretto a mettersi in malattia fino a completa guarigione. E, in virtù di ciò, quest’anno assisteremo ad un numeroso aumento delle assenze per malattia. Intanto, con l’aumento dei casi, aumentano anche i rischi per il personale scolastico -continua Adele Sammarro– pertanto, urgono misure di tutela per il personale della scuola. Del resto questo già avviene per diverse categorie. E’ giusto che si tuteli l’incolumità dei lavoratori e ci siano le dovute garanzie”.
La Confasi Scuola– chiede che venga riconosciuta a tutto il personale l’indennità di rischio, ossia una integrazione stipendiale, così come avviene per gli operatori sanitari. L’incolumità dell’individuo- conclude Adele Sammarro– è un diritto primario sancito dalla Costituzione e come tale deve essere garantito anche all’interno dei luoghi di lavoro, anche per il personale scolastico.
Ufficio stampa Confasi