Roma – Il primo sabato delle mascherine obbligatorie nel Lazio anche all’esterno è stato caratterizzato da multe a raffica. 400 euro, ridotte a 280 in caso di versamento entro i primi cinque giorni. Ma sui vari provvedimenti si annunciano piogge di ricorsi. In diversi quartieri della capitale, infatti le multe sono state comminate dalla Polizia Locale con un eccesso di zelo: il caso di piazza Navona dove un ragazzo di Pescara dopo aver mangiato il gelato all’esterno di una attività ricettiva, è stato multato mentre si recava a gettare la “coppetta” nell’apposito raccoglitore per rifiuti urbani. Un gesto di rispetto dell’ambiente, avrebbe anche potuto gettarla a terra, e probabilmente senza alcuna sanzione.
Molti dunque annunciano ricorsi, evidenziando la data e l’ora dello scontrino per l’acquisto del gelato e quindi la sanzione per la “mancata” mascherina tappabocca.
Che dire, giusto rispettare le regole, ma il popolo non può essere colpevole di esistere.