Cosenza, il sindaco Occhiuto intensifica i controlli dopo il nuovo Dpcm. Diverse le sanzioni.

Roma-Cosenza città della cultura e del turismo, meta di viaggiatori e di turisti,  dove il numero di presenze è in costante aumento, per via della bellezza e della armoniosità che la contraddistingue nel panorama nazionale e che ne fa della stessa una potenza attrattiva.

Città all’avanguardia e della movida, in cui è ben sviluppato il concetto di democrazia urbana e di sostenibilità, dove anche i soggetti svantaggiati vivono e godono del fascino degli spazi sapientemente architettati, luogo che attira particolarmente i giovani, che non resistono a ritrovarsi e a radunarsi nelle piazze e a rinunciare alla movida.

Ma per i giovani cosentini la voglia di divertirsi, in una città così bella, resta al di sopra di ogni cosa, anche del tremendo virus, che silente si fa strada, travolge e pervade tutto e tutti. I dati dei contagi crescono in modo esponenziale, in Calabria sono 2.869 i positivi. Mai avuti dei dati così elevati, da quando è scoppiata la pandemia. Diversi anche gli istituti scolastici chiusi per via di casi di positività al Covid-19. Nonostante i numerosi  moniti del primo cittadino Mario Occhiuto, tantissimi giovani e studenti, hanno continuano a vagare per le vie della città senza rispetto delle regole e privi di mascherina. Così, il sindaco di Cosenza, in occasione dell’ultimo DPCM, ha ritenuto doveroso intensificare e organizzare nuovi servizi di controllo e di prevenzione, per evitare assembramenti e contrastare la diffusione del virus, come si legge in una nota diramata dallo stesso sindaco. Diverse le sanzioni applicate, tra cui anche un locale trovato aperto dopo la mezzanotte.

Intanto, incessanti sono i servizi straordinari di controllo fatti dalle pattuglie di polizia in tutto il territorio. Il primo cittadino, manifesta preoccupazione per il modus agendi dei giovani e li esorta a rispettare le norme di contenimento poiché i contagi sono in aumento e i numeri sono preoccupanti. Così, il “sindaco del fare”, come viene definito Mario Occhiuto, è voluto scendere in piazza accanto alle forze dell’ordine ed ha avvertito i giovani che in casi estremi si vedrà costretto ad adottare misure più stringenti e a chiudere provvisoriamente alcuni luoghi e piazze.

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