ROMA – “In Italia non esistono zone verdi perché il virus circola in tutto il nostro Paese. Quindi essere in zona gialla non significa assolutamente essere in un porto sicuro. L’Rt, come è noto, indica il tasso di riproduzione del virus e rappresenta il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto. È un numero importante al fine delle analisi e dell’adozione delle misure di prevenzione, è un indice più rilevante del numero di nuovi casi che quotidianamente rileviamo“. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante un’informativa urgente alla Camera sui dati e sui criteri seguiti per la collocazione delle regioni italiane nell’area rossa, arancione e gialla, prevista dal dpcm del 3 novembre 2020.
“I casi che ogni sera registriamo rappresentano una fotografia del momento, figlia di contagi antecedenti- ha spiegato il ministro- con l’Rt invece abbiamo indicazioni sul livello di contagiosità di un territorio e quindi in qualche modo di una prospettiva di diffusione del contagio in quel territorio. È una differenza molto importante che va considerata nelle decisioni assunte“.