In questa data infatti oltre al solstizio d’inverno fissato per le ore 11.0, mentre la Grande Congiunzione, ossia quando due astri sembrano avvicinarsi tra loro anche se nella realtà non è affatto reale avverrà tra le 17:00 e le 19:00 di oggi.
E la Grande Congiunzione avverrà tra i due più grandi pianeti del sistema solare: il signore degli anelli, Saturno, e il gigante gassoso, Giove.
E nella notte del solstizio si troveranno quindi praticamente attaccati, come a vedere un’unica luce, un unico pianeta.
Questo allineamento sarà davvero eccezionale in quanto l’ultimo risale al 1266. Si tratta di una illusione ottica che però ha un forte significato sotto il profilo esoterico.
Per la precisione, il momento in cui il Sole sta sulla verticale del tropico del Capricorno, quindi allo zenit 23 gradi e mezzo sotto l’equatore, è alle 11:02 italiane di lunedì 21 dicembre. L’attimo in cui i raggi del Sole arrivano con il massimo dell’inclinazione, e quindi più indeboliti, sull’emisfero boreale.
Il quell’istante, come suggerisce la parola stessa solstizio (dal latino solstĭtĭum, ossia Sole che si ferma, sōl-sistĕre), la nostra stella nel suo moto apparente smette di scendere verso sud sotto l’equatore, e inizia la sua risalita verso nord. Una risalita inesorabile che continuerà fino ad arrivare a picco sulla verticale dell’equatore con l’equinozio di primavera (sabato 20 marzo 2021) e poi del tropico del Cancro con il solstizio d’estate (lunedì 21 giugno 2021). Fautore di tutto questo, cioè dell’alternanza delle stagioni, è l’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto al piano dell’orbita ellittica che la Terra descrive intorno al Sole.
Anche la prossimità tra il solstizio d’inverno e la festività del Natale non è affatto casuale. Il solstizio d’inverno fin dall’antichità ha simboleggiato la vittoria della luce sulle tenebre, e in moltissime tradizioni e culture ci sono feste e celebrazioni legate a questo momento dell’anno. Più che con la data effettiva della nascita della figura storica di Gesù, la festività cristiana del Natale è stata fissata in modo da coincidere (e quindi sostituire) le festività precedenti pagane, conciliando la tradizione delle feste antiche con le celebrazioni cristiane. Oltre a Gesù, che tra le altre cose secondo la tradizione è colui che porta la luce, molte altre divinità hanno la data di nascita collocata tra il 21 e il 25 dicembre.