L’uomo libero rispetta le idee di chiunque, purché espresse senza il condizionamento di altri
Smentito dai suoi l’assessore alla sanità lombarda. Il suo partito tace e lo difendo io che di solito non mi intrometto
Le continue polemiche in seno alla maggioranza hanno finito col contagiare pure l’opposizione. Ora litigano anche loro Siccome la Lombardia deve essere eccellente in ogni caso, le destre non condividono la spiegazione fornita sul ritardo nella vaccinazione. “I medici sono in ferie natalizie e non li faremo tornare, dopo 10 mesi di lavoro ininterrotto”. Non è un’opinione politica che si può condivide o contestare. È una spiegazione tecnica che può essere vera o mendace. Il povero Gallera spiega che, prima di essere diffuso, ogni comunicato viene inviato alla Presidenza per l’approvazione.
C’è la proposta di santificare il Premier per il miracolo di aver guidato per 1 anno e ½ un governo di dilettanti rissosi Eppure non aveva mai fatto politica. Una rivelazione senza precedenti che nessuno vàluta come si deve. Ci pensi lei, Santità. È il premio che merita un uomo che non avrà alcuna riconoscenza da parte degli italiani per avere attraversato le sabbie mobili della pandemia, ottenuto il massimo contributo dall’UE e superato la litigiosità di sprovveduti, finiti in parlamento per la dabbenaggine di elettori ignoranti. In tanti mesi di difficoltà, che nessun governo democratico ha mai attraversato, non c’è provvedimento che sia passato senza continue polemiche, minacce di crisi, ricatti e intrighi.
Istruzioni per l’uso. Leggere con maggiore attenzione le mie riflessioni, ché spesso il significato non è ciò che sembra
Affidare al Pontefice la beatificazione del Premier non può significare esaltarne le qualità. Né voler influenzare i lettori. È impossibile indurre un tifoso a lasciare il proprio partito per passare a uno che, magari, sarebbe più adeguato agli interessi della sua famiglia. Come pure improbabile è che il razzismo abbia il nonno. Le mie riflessioni non sono mai di parte, meno ancora in favore del potere, chiunque lo gestisca. Per esprimere in cinque righi un pensiero che contiene diversi problemi, oltre alla sintesi, ricorro spesso a ironia, provocazione e paradossi. Prego tutti di sforzarsi per carpirli.
Quando i ladri derubano i poveri e aggrediscono in branco i deboli, il problema non è più il governo ma gli italiani
Li chiamano impropriamente ragazzini solo perché minorenni. In realtà, sono delinquenti già formati, non più in erba, e pure vigliacchi, che non hanno il coraggio di affrontare le vittime da soli. In cinque o sei contro un disoccupato, che a 50 anni – l’età dei loro genitori – consegna ancora pizze per mantenere la famiglia. Purtroppo questo avviene spesso a Napoli, la città del caffè sospeso e, un tempo, della solidarietà. E, poi, c’è un’altra Napoli che si è subito mobilitata per raccogliere i soldi necessari a risarcire il malcapitato e comprargli un’altra moto con cui continuare a fare il rider.
Chi ha sdoganato il neofascismo, che a sua volta ha fatto esplodere il razzismo, può considerarsi nonno del razzismo
Eppure sembravamo un paese accogliente poi all’improvviso è esplosa in maniera violenta e crudele la rabbia, contro povera gente che non la pensa allo stesso modo o migrante. Quando ha dato il benvenuto alla prima nata nel 2021 – forse non sapeva che fosse nigeriana – il governatore della Liguria è stato ricoperto di insulti e minacce. Da quelle parti una bimba, se nera, non è la benvenuta. Ma tanti razzisti c’erano già da prima e si vergognavano o a crearne tanti altri è il nuovo clima politico? In entrambi i casi c’è da chiedersi come mai sotto il tricolore non ci sia unità e solidarietà.
In principio erano quelli del M5S, poi Italia Viva e Conte, infine il PD. Non è politica se non è rissosa. Litigate fratres
È il nuovo invito liturgico che viene da Palazzo Chigi, un continuo bollettino di guerra. È il nostro modo di fare politica. C’è tregua durante le feste, poi si ricomincia. I soldi piovono dall’UE e sono una buona occasione per litigare. Ne vale la pena. A chi il Recovery Fund? A noi! Intanto gli Italiani muoiono di Covid, a migliaia. Ma sono anziani, pazienza. Altri, morti 11 anni fa nel rogo di Viareggio, muoiono di nuovo di Giustizia. Tutti biasimano Trump, tranne i nostri beniamini. Anche loro hanno nostalgia di insurrezione. Ha da venì qualcuno, dato che non c’è più Baffone. Siamo nella merda?
Queste riflessioni sono indirizzate soprattutto agli intellettuali, agli artisti, ai professionisti, al ceto produttivo e alle persone probe perché riflettano sul loro ruolo di guida della società cui hanno abdicato. Chi per ambizione o per bramosia di denaro, chi semplicemente per indolenza o perché mal consigliato, si sono tutti aggregati alla massa di questuanti che sostengono il potere e ne mendicano le briciole. Andiamo di male in peggio da quando il ceto medio si è disciolto, lasciando il paese senza esempio né cultura, e neppure coscienza. La borghesia deve riappropriarsi delle prerogative che le sono naturali per restituire dignità e diritti alla povera gente.
Sono pensieri di costume e anche politici, ma sempre al di sopra delle parti. Se ti piacciono – anche se non le condividi – divulgale liberamente, trasmettendole agli amici o pubblicandole, senza doverne chiedere l’autorizzazione né citare la fonte. Magari, facendocelo sapere per ringraziarti. L’importante è che tutti, di qualsiasi tendenza, siano stimolati a riflettere per evitare di farsi manipolare. Se, invece, non ti interessano o addirittura ti infastidiscono, non avere l’imbarazzo di farcelo sapere francamente con una email per sospenderle.
Il mio nuovo libro dovrebbe essere – Covid permettendo – in libreria per Pasqua. È assicurata un’intrigante e utile lettura. Sarebbe molto bello che mi aiutaste a diffonderlo organizzando presentazioni nel vostro territorio (scuole superiori, accademie, università, circoli culturali, piattaforme sociali, Rotary, Lions) ovunque l’argomento susciti interesse. Vi ricordo che le mie presentazioni sono veri e propri spettacoli culturali che coinvolgono e intrigano gli ascoltatori. Ecco la sinossi.
IL DENARO NON VALE NULLA (Armando Editore, 308 pag, 16 €) è un libro di filosofia alla buona in cui – per renderlo, piacevole, di facile lettura e comprensibile a chiunque – al posto della teoria c’è l’aneddotica. Avvincente, divertente e talvolta anche commovente, è intrigante e istruttivo. Non è un saggio di critica al denaro né a chi ne possiede, ma nemmeno di esaltazione. Auspico che tutti ne abbiano in quantità sufficiente per vivere senza problemi. Raccomando di approfittare del denaro per godere il più possibile della vita, senza trascurare gli affetti, il rispetto e la dignità. Tenere il denaro sotto il materasso è come non averne. Ma serve per acquistare beni di consumo e servizi che ci consentono una vita più comoda e confortevole. C’è pure chi lo usa per aiutare chi rimane indietro. Ma sono in pochi. Accumularne non è il fine migliore. Non bisogna amare il denaro ma la vita, che ci riserva tante emozioni che non costano nulla e di cui tutti possono beneficiare, anche chi soldi non ne ha. Dopo avere letto il libro saprete quasi tutto su vantaggi, inconvenienti e storie che riguardano il denaro. Capirete come custodirlo e investirlo, come proteggerlo da truffe e insidie, e come farne a meno se non ne avete. Scoprirete soprattutto che il denaro non vale nulla finché non si spende. Scoprirete pure la differenza tra la ricchezza e il valore della vita.