Imponente fu l’opera di soccorso dei vigili del fuoco, capaci di mobilitare nelle fasi successive all’incidente unità navali, elicotteri, sommozzatori ed esperti speleo per le operazioni di salvataggio. Per due mesi i vigili del fuoco ispezionarono i locali della nave alla ricerca dei dispersi.
E fu la sera in cui l’allora militare ed oggi politico Gregorio De Falco ordinava al Capitano Schettino di “salire a bordo” con una certa veemenza. Frasi destinate ad entrare nella storia, una vicenda lunga e complessa di cui si conserva ancora un amaro ricordo.