Se il premier incaricato ad esempio dovesse rinunciare all’incarico, i tempi si allungherebbero ulteriormente, procrastinando anche i 32 miliardi di euro di aiuti Covid agli italiani. Una situazione assolutamente da scongiurare, ma le evoluzioni in atto lasciano ben sperare.
Il decreto Ristori 5 dovrebbe contemplare contributi a fondo perduto generalizzati, bonus 1000 euro Partite Iva, stagionali, autonomi e intermittenti, una proroga della Naspi, del Reddito di emergenza e della cassa integrazione Covid con blocco licenziamenti e nuove misure per le cartelle esattoriali.
In particolare, l’assetto di “pace fiscale” dovrebbe prevedere una rottamazione quater e un nuovo saldo e stralcio 2021, ed i contribuenti attendono queste normative con particolare apprensione.
Come noto, il governo ha varato un nuovo decreto-ponte per prorogare la notifica degli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione degli altri atti tributari, facendo slittare di un mese la precedente scadenza fissata al 31 gennaio 2021 a causa del ritardo nell’approvazione del Ristori 5.
Ma la nuova pace fiscale 2021 potrebbe prevedere una serie di sconti e di tagli degli importi dovuti dai contribuenti morosi al Fisco. Si parla di una rottamazione quater delle cartelle esattoriali fino al 2019, ossia della possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolo versando le somme dovute senza corrispondere sanzioni e interessi di mora, ma anche di un nuovo saldo e stralcio 2021 per i soggetti in difficoltà economica causa Covid.
In particolare, il nuovo saldo e stralcio 2021 potrebbe prevedere una riduzione delle somme dovute al Fisco per i contribuenti in grave e comprovata difficoltà economica causa Coronavirus, ossia per coloro con reddito ISEE sotto i 20 mila euro, con azzeramento di sanzioni e interessi di mora.
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