Salute mentale, tra benessere fisico e sociale

Filippo Fordellone

Roma-Benessere fisico, mentale e sociale: ne abbiamo parlato con il prof Filippo Fordellone presidente “PIMOS sms”. “La mutua può e deve essere anello di congiunzione sociale” -ha replicato il presidente Fordellone.

“La salute mentale- sottolinea Fordellone– è una componente fondamentale della salute e del benessere”, tant’è che l’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS), definisce “la salute uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità, come si era abituati a pensare”.

“Oggi, si registra una grande diffusione di disturbi mentali, che purtroppo- afferma il presidente Pimos– hanno un’incidenza sempre maggiore nella società moderna e rappresentano una sfida sempre più grande cui il sistema nazionale di sanità pubblica è chiamato ad affrontare. Nonostante questo, ad oggi, i soggetti che ne soffrono non ricevono l’attenzione che meritano, sia nel mondo del lavoro che all’interno della famiglia.” “In molti casi -aggiunge Fordellone– ciò accade perché la malattia mentale viene spesso percepita come meno reale, il più delle volte, e, pertanto, viene meno considerata  rispetto ad una malattia fisica”.  “Va ribadito, inoltre, che i determinanti della salute mentale e dei disturbi mentali comprendono caratteristiche individuali come la capacità di gestire i propri pensieri, le emozioni, i comportamenti e le relazioni con gli altri, ma anche fattori sociali, culturali, economici, politici e ambientali”. “Gli standard di vita, le condizioni lavorative, il supporto sociale offerto dalla comunità, l’esposizione alle avversità sin dalla tenera età-aggiunge Fordellone– rappresentano certamente fattori di rischio per i disturbi mentali.” I disturbi mentali fanno spesso precipitare gli individui e le loro famiglie in una condizione di povertà, motivo per cui laddove non interviene il Servizio Sanitario Nazionale, la mutua può essere uno strumento di sostegno adeguato e virtuoso.” “E’ opportuno ricordare quanto previsto anche dalla Costituzione, per cui, è un dovere assicurare il diritto alla salute, a prescindere dallo stato giuridico della persona che, comunque, si inserisce in una logica di welfare pubblico universalistico, fondato su una società orientata al recupero, all’inclusione, e non all’esclusione-abbandono. Insomma, il tutto va inteso come un patto sociale, nel quale la priorità è conferita alla cura della persona, alla sua salute rispetto alla tutela della comunità”. “Pimos -conclude il presidente Fordellone– potrebbe rappresentare un valido supporto per tutti coloro che ne hanno bisogno”.

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